Amt: sciopero di 4 ore del personale. “Silenzio assordante dell’amministrazione”
Il sindacato autonomo Faisa Cisal chiede di conoscere strategie e azioni nel campo del trasporto pubblico alla luce dei tagli regionali e in caso di dissesto.
Oggi incrocerà le braccia per protesta il personale dell’Amt preoccupato per il futuro della partecipata e del trasporto pubblico locale più in generale.
In una nota Romualdo Moschella, segretario regionale del Sindacato Faisa Cisal afferma: “Riteniamo doveroso nell’interesse dell’Azienda, dei suoi lavoratori e della Città di Catania – afferma confermare per il prossimo lunedì 1 Ottobre lo sciopero di 4 ore dei dipendenti dell’Azienda Metropolitana Trasporti di Catania da noi indetto. In questo senso lo sciopero interesserà dalle ore 12,00 alle ore 16,00 il personale di movimento mentre il restante personale anticiperà la propria smonta di due ore sul normale orario di lavoro”.
Il sindacalista si scusa con l’utenza e con la città ma aggiunge “siamo costretti a confermare la nostra protesta, oltre che per tutelare AMT Catania ed i suoi lavoratori, anche nell’interesse dei cittadini/utenti ad avere certezza sul mantenimento di un servizio essenziale quale è quello del trasporto pubblico locale nel caso in cui il dichiarato dissesto del Comune di Catania da parte della Corte dei Conti non venga evitato. Il problema di AMT, infatti, non è quello legato alla nomina di un nuovo e diverso C.d.A, come frettolosamente e semplicisticamente si vorrebbe fare intendere, – prosegue l’esponente di Faisa Cisal – ma comprendere quale strategia, quale politica e quali azioni l’amministrazione Pogliese intende assumere nel campo del trasporto pubblico locale considerati gli ingenti tagli di risorse imposti al settore dal Governo Regionale e la “spada di Damocle” che pende su AMT Catania S.p.A. in caso di dissesto dell’Ente proprietario, in considerazione degli ingenti crediti vantati nei confronti dello stesso”.
“Su questi temi – prosegue il dirigente di Faisa Cisal – da noi posti all’attenzione in ben due incontri, il primo con il vice sindaco Bonaccorsi in Comune e il secondo con i dirigenti comunali in Prefettura, ad oggi, registriamo un “assordante” silenzio da parte dell’Amministrazione Comunale che conferma tutti i timori e tutti i dubbi che ci hanno indotto da prima a proclamare lo sciopero e adesso a confermarlo. AMT Catania – precisa Romualdo Moschella – nell’ultimo anno ha fatto registrare risultati importantissimi e significativi, ovvero utili di gestione, aumento della produzione, acquisto di nuove vetture, definizione di accordi applicativi del CCNL di categoria, programmazione e concertazione con le OO.SS., ecco perché adesso, pur comprendendo la difficoltà del momento, non possiamo permettere che tutto questo venga vanificato. Al Comune – conclude Moschella – non chiediamo di sbloccare ad AMT all’ultimo momento le risorse, fra l’altro dovute, per pagare stipendi e impegni improrogabili ma di garantire il rispetto del contratto di servizio esistente la possibilità di programmazione dell’azione industriale e, oggi più che mai, di confrontarsi nell’interesse dell’Azienda, dei lavoratori e della Città”.
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