Pubbliservizi: a Palermo sono allo studio i criteri di ripartizione del contributo straordinario
Crocetta “Stiamo trovando la soluzione”. L’avanzo di gestione sarà considerata un’entrata e gli enti più in difficoltà potrebbero trarne beneficio.
La questione Pubbliservi è stata discussa a Palermo, così come preannunciato martedì 26 dal sindaco di Catania Enzo Bianco al termine della riunione in Prefettura.
Infatti, il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta, ha comunicato che dopo l’incontro con il sindaco Bianco ha proseguito il tavolo tecnico sulla Pubbliservizi con il direttore del dipartimento Enti locali Maurizio Pirillo, il Ragioniere generale della Regione Giovanni Bologna, il collaboratore dell’ufficio di gabinetto Giuseppe Caudo, il Ragioniere generale della Città metropolitana di Catania Francesco Schillirò, il presidente della Pubbliservizi Silvio Ontario, il consulente del sindaco di Catania Nello Catalano.
Durante l’incontro, si è focalizzata l’attenzione sui criteri di riparto del contributo straordinario ai liberi consorzi, basato sui livelli di difficoltà oggettiva degli enti.
Da un punto di vista applicativo, Crocetta ha individuato la necessità di tenere conto dell’avanzo di amministrazione dei vari enti, così da ottenere una valutazione corretta, al fine di utilizzare i suddetti avanzi sia per le spese ordinarie che per quelle straordinarie come mutui e investimenti.
Il Presidente ha dato pertanto mandato al direttore degli Enti locali di acquisire tutte le informazioni necessarie, relative all’ammontare dell’avanzo per le città metropolitane e i liberi consorzi.
Dopo tale acquisizione, si potrebbe avere una più equa ripartizione privilegiando enti in maggiore difficoltà come ad esempio Siracusa, Ragusa, Catania.
La giunta pertanto, oggi inserirà tra i criteri, la valutazione generale dell’avanzo, poiché per legge incide sia sulle entrate, sul pagamento dei mutui che sulle spese ordinarie. Così facendo, l’avanzo verrà considerato a tutti gli effetti un’entrata.