Il Movimento Studentesco Catanese e i partecipanti all’assemblea che si é svolta oggi nel dipartimento di Matematica e informatica, replicano a quanto dichiarato alla stampa dal Rettore, Antonino Recca in merito allo scandalo delle email elettorali inviate agli studenti universitari di Catania (https://www.cataniapubblica.tv/e-mail-elettorali-nuovo-intervento-del-rettore-una-ragazzata-con-troppa-enfasi-mediatica-e-cavalcata-da-alcune-parti-politiche/).
“In primo luogo, scrivono gli studenti sul loro sito, ci chiediamo cosa c’entri la pur attenta e approfondita analisi della situazione economica e sociale internazionale, italiana e siciliana con l’invio tramite i server dell’Ateneo di email che pubblicizzavano la presentazione alle elezioni regionali di Maria Elena Grassi, candidata dell’UDC con Crocetta Presidente”. La nota del Rettore, secondo il Movimento, “tenta di sviare il problema dell’utilizzo di dati riservati dell’Ateneo, delle responsabilità personali dei dirigenti dell’Ateneo, del coinvolgimento diretto del Rettore, già esponente di spicco dello stesso partito della candidata. Il Rettore derubrica a “ragazzata” il gravissimo utilizzo di dati sensibili degli studenti universitari, senza dare la minima spiegazione su come il “ragazzo”, figlio della candidata, si sia procurato gli indirizzi email e senza affrontare il fatto che la candidata sia la moglie di un suo strettissimo collaboratore, il dott. Nino Di Maria”.
Il Movimento Studentesco Catanese, le studentesse e gli studenti riunitisi oggi in assemblea chiedono invece al Rettore, al Senato Accademico, al Consiglio d’Amministrazione e all’amministrazione dell’Ateneo tutta:
che l’Università di Catania, confermato l’uso non autorizzato dei dati privati degli studenti e del personale dell’Ateneo per l’invio della propaganda elettorale, presenti immediata denuncia alle autorità competenti.
Che si avvii un’indagine interna all’Università, che si garantisca d’ora in poi la sicurezza e la segretezza dei dati personali degli studenti e del personale dell’Università di Catania.
Su queste tre richieste verrà avviata una raccolta firme di studentesse, studenti, docenti e personale tecnico amministrativo.