Festa dei Morti: la tradizione dolciaria siciliana. LE RICETTE
Diverse le preparazioni realizzate per l’occasione. Dalle ossa di morto alle ‘nzudde passando per la frutta martorana.
di Agata Furneri
La tradizione dolciaria della festa dei morti in Sicilia ha radici antichissime legate per lo più ai culti pagani quali quello celtico di Samhain e latino di Pomona con i quali, come racconta il libro
“Dolcezze di Sicilia- storia e tradizioni della pasticceria siciliana” di Salvatore Farina, si celebrava la “morte” dell’estate e la “nascita” dell’inverno, nella convinzione che in questi giorni gli spiriti e le divinità entrassero in contatto con i vivi e gli uomini. Si celebrava così l’ultimo giorno dell’estate e l’inizio della nuova stagione, in stretta correlazione tra la vita e la morte insita in ogni cosa, agricoltura compresa.
Nel corso dei secoli e con l’avvento del cristianesimo il passaggio ciclico delle stagioni in agricoltura, celebrato ringraziando le divinità pagane, venne ad identificarsi, seppur lentamente e con non poche difficoltà, con il culto cristiano nel quale le anime dei morti passano al nuovo inizio sancito dalla morte che è la vita eterna in Dio.
In Sicilia la ricorrenza è particolarmente sentita tanto che è considerata una vera e propria festa, non soltanto una commemorazione. I bambini ricevono dei regali dai parenti che non ci sono più, ai quali nei giorni precedenti la festività scrivono la cosiddetta “letterina ai morti”, e viene realizzata la “Fiera dei morti” dove trovare giochi e dolciumi.
Oggi i regali sono costituiti in grandissima misura da giocattoli, ma un tempo venivano regalati dolci quali, paste di miele, le ‘nzudde’ frutta martorana, ossa di morto e pupi di zucchero. Da qui nasce la tradizione dolciaria siciliana della Festa dei Morti.
Per quanto riguarda la frutta martorana, che da un cinquantennio a questa parte viene preparata tutto l’anno e riproduce non più solo frutta ma alimenti di ogni genere, prende il nome dal convento della Martorana di Palermo dove si ritiene tradizionalmente sia stata inventata. Si dice che le suore benedettine, in occasione di una visita al loro convento, adornarono un albero del cortile con questi frutti, fatti dalla cosiddetta pasta reale, ossia il marzapane che si prepara sciogliendo a fuoco lento lo zucchero con le mandorle sbucciate e tritate.
Le ossa dei morti invece prendono questo nome perché riproducono delle vere e proprie ossa in miniatura e sono realizzate con una tecnica utilizzata solo in Sicilia e cioè il procedimento di lavorazione della pasta forte.
Per quanto riguarda i pupi di zucchero erano tanto graditi ai bambini perché da una parte si trattava di veri e propri giocattoli, spesso vestiti come fossero delle bambole, dall’altra venivano poi custoditi gelosamente per essere sbocconcellati nelle settimane seguenti. Sebbene ormai la richiesta sia in calo, sono diverse le forme che assumono: dalle dame ai cavalieri, ai tipici carretti siciliani fino a riprodurre forme più recenti.
Le paste di miele, le ‘nzudde, invece sono dei biscotti duri a base di miele appunto, che si spezzano difficilmente tanto che in passato venivano dati anche ai bambini più piccoli che li tenevano tra le labbra quasi come fossero dei ciucci dolci.
La tradizione dolciaria Siciliana, tuttavia, oggi si divide con quella creatasi con la globalizzazione in quanto da qualche anno a questa parte, il culto dei morti siciliano è stato quasi del tutto sostituito da quello anglosassone della Festa di Halloween che ha una tradizione dolciaria diversa dalla nostra: vengono creati ormai anche dalle nostre parti, biscotti, torte ed i tipici cupcake aventi le forme più svariate tra zucche sorridenti, teschi sdentati, streghe, ragnetti e pipistrelli di cioccolata.
Ma eccovi alcune ricette dei dolci della tradizione.
LE ‘NZUDDE
Pare che in origine siano state ideate dalle suore del convento di San Vincenzo di Catania (‘nzuddu sta per Vincenzuddu).
INGREDIENTI
500 g di farina 00
450 g di zucchero
5 g di miele
50 g di mandorle sgusciate
una manciata di mandorle intere
mezzo cucchiaio di scorze di arancia candite triturate
5 g di ammoniaca per dolci
1 cucchiaino di lievito per dolci
cannella
latte
sale
PREPARAZIONE
Tostate le mandorle nel forno caldo e poi tritatele finemente. Mescolate farina, zucchero, miele, le mandorle tritate, le scorze di arancia candite, l’ammoniaca, il lievito e un poco di cannella, aggiungete un pizzico di sale.
Impastate.
Imburrate o coprite di carta forno una teglia.
Create tanti dischi che sistemerete a distanza nella teglia, schiacciandone il centro con delle mandorle intere.
Cuocete in forno (180°) per 15 minuti. Servite solo dopo averle fatte raffreddare.
FONTE
PASTE DI MIELE
INGREDIENTI per 10 ‘paste ri meli’
250 g di farina 00
175 g di miele di Acacia
75 g di zucchero
la buccia grattugiata di un mandarino bio.
PREPARAZIONE
Mettete a sciogliere a fiamma dolce in un pentolino il miele con lo zucchero e la scorza del mandarino. Una volta sciolto fate raffreddare il composto ottenuto ed unitelo alla farina disposta a fontana. Impastate il tutto con le mani per circa 5 minuti fino ad ottenere un panetto liscio e sodo. Prendete dei pezzetti di pasta e formate con le mani dei cilindri lunghi circa 20 cm e dello spessore di un dito. Date la forma ad S ai biscotti arrotolandoli prima verso destra e poi verso sinistra.
Disponete i biscotti su una placca ricoperta di carta forno e infornate a 200° per 10 minuti. Sfornare i biscotti non appena diventano dorati in superficie e farli riposare.
OSSA DEI MORTI
INGREDIENTI
460 g di farina 00
800 g di zucchero semolato
200 ml di acqua
1 cucchiaio di chiodi di garofano
1 cucchiaio di cannella in polvere
PREPARAZIONE
In un pentolino fate sciogliere sul fuoco lo zucchero con l’acqua ed i chiodi di garofano, poi, lasciate raffreddare e filtrate per eliminare i chiodi di garofano. In una ciotola capiente miscelate la farina con la cannella, unite lo sciroppo filtrato ed impastate fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Sulla spianatoia leggermente infarinata formate dei cilindri grossi circa 2,5 cm e ricavate dei bastoncini di circa 3 cm; appiattite leggermente ogni bastoncino coi rebbi della forchetta e sistemateli su una teglia rivestita con carta forno, distanziandoli tra loro. Fate asciugare i biscotti così ottenuti in un posto caldo e asciutto per un paio di giorni.
Cuocete in forno preriscaldato a 180°C per 15 minuti circa (dipende dal forno) o finchè la base risulterà caramellata e la parte superiore risulterà bianca e vuota; fate raffreddare sulla teglia e conservate le ossa dei morti in sacchetti per la surgelazione o in scatole di latta, si conserveranno per parecchi giorni.