Micron: raggiunta ipotesi d’accordo. La parola passa ai lavoratori.
Continuano le trattative con Micron, l’azienda che aveva annunciato l’intenzione di mettere in mobilità più di 400 dipendenti in Italia e 127 solo nello stabilimento catanese.
Stanotte presso il Ministero del Lavoro, si è arrivati a un’ipotesi d’accordo da sottoporre alle assemblee dei lavoratori. Alla riunione svoltasi a Roma era presente per l’Amministrazione catanese il vicesindaco Marco Consoli, che ha sottolineato di aver agito in sinergia con l’assessore regionale Linda Vancheri.
“L’accordo – ha dichiarato il sindaco Enzo Bianco – è vicino grazie a un progressivo lavoro che ha portato a un notevole avvicinamento tra le parti. Strategico, poi – ha aggiunto il primo cittadino – è stato l’intervento, da noi sollecitato, del governo Renzi”.
Non del tutto soddisfatto della proposta invece il Segretario Generale dell’UGL Metalmeccanici di Catania Luca Vecchio, che in una nota sottolinea: “Il frutto di quest’ipotesi d’accordo è comunque merito dell’instancabile mobilitazione dei lavoratori, della RSU e non certo di qualche politico, soprattutto siciliano, che solo adesso, a termine di un’estenuante trattativa sindacale, sta tentando di saltare sul carro dei vincitori.”
In sintesi – si legge nella nota – l’ipotesi d’accordo raggiunta prevede una riduzione degli esuberi da 419 a 320 unità, derivanti da 85 persone che rimarranno nei loro siti, più 8 già trasferiti e 6 che si sono già licenziati. Inoltre è prevista una rilocazione interna di 40 unità sul territorio nazionale e 62 all’estero. Per agevolare questi spostamenti nelle nuove sedi i lavoratori saranno sostenuti con 30 mila euro oltre le policy aziendali.
Per quanto riguarda le rilocazioni presso altre aziende, la STMicroelectronics ha dato la disponibilità ad assorbire 170 lavoratori in tutta Italia. In questo modo, gli esuberi a Catania passerebbero da 127 a 39 unità.
Per permettere un graduale assorbimento del personale che andrà in STMicroelectronics e per trovare nuove soluzioni per i restanti esuberi sarà utilizzata la CIGS con un’integrazione salariale da parte dell’azienda pari a 500 euro circa per 12 mesi per chi non passerà ad STM e 200 euro per chi passerà.
L’incentivo all’esodo su base volontaria partirà da 28 mensilità a scalare.
Micron si è impegnata a favorire economicamente la rilocazione presso altre aziende con l’ausilio delle regioni, si legge ancora nella nota. Per quanto riguarda il piano industriale sono previste garanzie occupazionali legate al piano di investimenti e altresì un monitoraggio trimestrale degli esuberi presso il MiSE per la gestione del piano occupazionale.
“Questo risultato – scrive il segretario di Ugl Catania – non è quello che speravamo ma è il massimo che siamo riusciti ad ottenere, invero potrebbe rappresentare un punto di partenza per raggiungere, durante il percorso della CIGS e il monitoraggio trimestrale, l’obiettivo di zero esuberi, e comunque – continua il sindacalista – la decisione sul contenuto passerà al vaglio dei lavoratori perché è su di essi che ricadrebbe un eventuale accordo definitivo. Tuttavia, – conclude Vecchio – l’epilogo di questa vertenza ci lascia con un sentimento di rabbia e d’indignazione, soprattutto, nei confronti di chi dei nostri governanti, negli ultimi quattro anni, poteva fare qualcosa in più e non l’ha fatto.”
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