Zona Industriale: strade danneggiate e illuminazione carente FOTO
Quadro allarmante riferito da Tomarchio, dopo il sopralluogo di stamattina della commissione comunale al Patrimonio.
“Allagata in inverno, con il continuo rischio di incendi in estate”, così comincia la denuncia di Salvo Tomarchio, presidente della Commissione Comunale Tributi del Comune di Catania in riferimento alla zona industriale di Catania.
La zona, a quanto riferito da residenti, comitati e associazioni nel corso del sopralluogo effettuato stamattina da parte della commissione comunale al Patrimonio, è “Disseminata di strade danneggiate, mancanza di pubblica illuminazione, vandalismo e carenza di sicurezza”.
Tomarchio ha affermato che vi sono “Idee e suggerimenti che si concentrano soprattutto nel bonificare la giungla di sterpaglie presente nei terreni abbandonati e nella creazione di fasce tagliafuoco”. Poi ha ricordato che “L’anno scorso un rogo di vaste dimensioni paralizzò letteralmente l’intera area mettendo a rischio l’incolumità di migliaia di persone. Solo il pronto intervento della polizia e dei vigili del fuoco evitò conseguenze disastrose facendo rientrare l’emergenza nel giro di poche ore”.
Il presidente della Commissione Tributi ha rilanciato l’allarme per prevenire certi scenari in un sito vasto come una città di medie dimensioni, che deve continuare a sopravvivere tra mancanza di interventi strutturali e tanto degrado.
Ersilia Saverino, vice presidente della commissione al Patrimonio ha dichiarato che “La situazione può assolutamente cambiare grazie ai finanziamenti di 600 mila euro, nell’ambito dell’appalto per la manutenzione straordinaria dell’asfalto cittadino, con un grosso capitolo di spesa da destinare proprio alle strade della zona industriale”. Poi ricordando che ci sono progetti esecutivi relativi al “Patto per Catania” per un totale di quasi 2 milioni di euro ha affermato che “Qui si sta già intervenendo bitumando alcune strade, ma occorre avere pazienza visto che parliamo di opere mai eseguite negli ultimi anni”.
Carmelo Sofia ha sottolineato che “In questo contesto è fondamentale stabilire, una volta per tutte, i contesti di lavoro tra Palazzo degli Elefanti e l’Irsap sulla zona industriale. Delineare e chiarire gli spazi di azione potrà servire, in futuro, ad assicurare interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nel più breve tempo possibile senza più assistere ad un continuo scarica barile che fino ad ora ha bloccato qualsiasi tipo di investimento in questa parte della città”.
Il consigliere Giuseppe Catalano ha messo in evidenza come “Durante la giornata l’incidente stradale è sempre dietro l’angolo, figuriamoci poi la sera con vaste zone quasi praticamente al buio e gli automobilisti costretti a procedere a passo d’uomo. Non va meglio nemmeno ai pedoni che, tra percorsi-trappola e parcheggio selvaggio, considerano più sicuro camminare in mezzo alla strada. Non solo, ladri di rame e ghisa hanno fatto piazza pulita di tutto il materiale possibile ed ora la collettività ne paga le conseguenze”.
Infine, Francesco Saglimbene, componente della commissione al patrimonio ha spiegato che “La sedicesima, l’ottava e la nona strada sono piene di immobili in disuso che conservano al loro interno materiali pericolosi e alla mercé di chiunque. Luoghi che potrebbero essere riqualificati se acquistati dai privati. Il problema è che in molti siti si trovano montagne di spazzatura con rifiuti di ogni tipo. Poco distante, resta la vecchia linea ferrata in memoria, forse, dei treni che da qui non possano più da anni ed i cartelli stradali danneggiati, abbattuti o nascosti dei cespugli che qui ormai rappresentano la normalità”.