Pubbliservizi: tira e molla Cocina Ontario. Oggi nuovo incontro
Pubbliservizi incontro Cocina Ontario | Momenti di tensione ieri durante la riunione al C.P.I. Il commissario offre 700 il presidente ne chiede 1,2.
di Salvatore Giuffrida
Niente di fatto sul fronte Pubbliservizi alla riunione di ieri pomeriggio al C.P.I. di Catania, dove si esce in una situazione di stallo di difficile soluzione.
Al tavolo tecnico oltre le parti sociali e la direzione del Centro per l’impiego, erano presenti il commissario straordinario della Città metropolitana Salvatore Cocina, accompagnato da Francesco Schillirò, e Silvio Ontario, presidente della Pubbliservizi, e una cinquantina di dipendenti.
Il nodo da sciogliere continua ad essere la firma del contratto triennale tra l’ex Provincia e la sua partecipata, atto necessario verso l’apertura del Fis per 26 mesi per i lavoratori della Pubbliservizi.
L’offerta da parte di Salvatore Cocina, come più volte ribadito dallo stesso, è di 700 mila euro mensili, la richiesta da parte di Ontario è di 1,2 milioni di euro.
In questi 500 mila euro di differenza vi stanno, secondo il presidente della partecipata, le possibilità di risanamento e rilancio, cifra che Cocina ha ribadito di non poter raggiungere poiché non vi sono le coperture finanziarie. Peraltro, come ha ricordato il commissario straordinario “La città metropolitana ha 29 milioni di debiti e quindi è anch’essa in estrema difficoltà”.
L’offerta di Cocina è stata respinta da Ontario, poiché la ritiene completamente insufficiente, visto che sul conto corrente della Pubbliservizi, sono attivi dei decreti ingiuntivi che assorbono i 700 mila euro erogati mensilmente dalla Città metropolitana. Conto, che come ha sottolineato Ontario, ha una passività di 4000 euro. Per sodisfare i creditori, come ha detto il presidente, ci vogliono 10-12 mesi al ritmo di 700 mila euro al mese, che sono giudicati pertanto insufficienti per la sopravvivenza della partecipata anche con l’apertura del Fis.
Ontario ha rivendicato alla Città metropolitana un pagamento, a suo dire portato in bilancio già nel giugno 2014, di cui non si hanno tracce. La somma è di 1,4 milioni di euro, che perlomeno servirebbe a pagare gli stipendi di due mesi dei lavoratori.
Silvio Ontario e Salvatore Cocina, a conclusione del tavolo tecnico che riprenderà nei prossimi giorni, si sono dati un appuntamento a oggi con i dirigenti per studiare insieme i conti e i debiti societari, possibilmente per arrivare a una soluzione alternativa diversa da quella discussa.
Intanto una via di uscita potrebbe arrivare da Roma, con l’approvazione della Legge “Salva Province”, che prevede un’iniezione di liquidità che salverebbe parecchie aziende partecipate.
Ontario intanto tira dritto sull’abbattimento dei costi del lavoro e la riorganizzazione aziendale. Confronti a fiume sono previsti nel suo ufficio. Come lui stesso ha dichiarato a Catania Pubblica “Stiamo verificando chi deve avere i posti organizzativi all’interno dell’azienda. Questi saranno scelti in base a reali competenze ed esperienze nei rispettivi campi. Intanto ho tagliato tutto, superminimi compresi, cosa che avrei dovuto fare mesi fa. A chi ha preso illegittimamente soldi dall’azienda chiederò la restituzione”.
Momenti di tensione durante la riunione, soprattutto quando a una insistente richiesta del pagamento degli stipendi da parte dei lavoratori presenti all’incontro è dovuto intervenire il personale della Digos, già in loco, per sedare gli animi.