Circonvenzione di incapace: in tre indagati. Al centro patrimonio da 3 milioni
Circonvenzione di incapace | Due uomini e una donna avrebbero tentati di impossessarsi dei cospicui beni di un’anziana professoressa.
Hanno ricevuto, a partite dal secondo semestre del 2016, assegni per quasi 71mila euro e somme in contanti per circa 61mila, oltre a beni mobili antichi per un valore complessivo pari ad almeno 400mila euro.
Tutto sarebbe partito da A.R., un 46enne catanese, inquilino di una casa di proprietà di un’anziana professoressa di latino, classe 1926, che avrebbe utilizzato vari escamotage per acquisire la fiducia della malcapitata, al fine di ricevere denaro e tentare di appropriarsi del suo consistente patrimonio economico.
È l’esito delle indagini condotte dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, avviate nell’ambito di più ampie attività nel settore dell’antiriciclaggio, che hanno preso spunto dalle numerose movimentazioni finanziarie poste in essere dalla signora, che, nell’ultimo periodo aveva prelevato ingenti somme di denaro contante emettendo anche diversi assegni a favore di A.R., e degli altri due indagati, M.S.S. classe ’56 e S.M. classe ’60, genitori della sua convivente.
L’uomo, per dimostrare la propria serietà, avrebbe affermato di lavorare per una “Polizia segreta speciale con sede a Roma” specificando che la notizia non doveva essere divulgata a terze persone; altre volte i soldi sono stati richiesti per assolvere a pseudo spese giudiziarie e di rispristino per danni ad una villa di proprietà dell’anziana professoressa.
Oltre agli accertamenti bancari sui conti correnti della signora e dei tre indagati, i finanzieri – previa intesa con l’Autorità Giudiziaria etnea – hanno provveduto a contrassegnare le banconote oggetto di un prelievo in contanti dell’anziana, pari a 3000 euro, verosimilmente destinate al 46enne catanese. Infatti, a seguito di un’attività di pedinamento, le fiamme gialle hanno sottoposto a controllo l’uomo trovandolo in possesso delle banconote contrassegnate.
All’esito delle indagini su disposizione dell’Autorità Giudiziaria etnea i militari hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo sul patrimonio mobiliare ed immobiliare dell’anziana professoressa, per la cui gestione è stato nominato un curatore speciale.
Sono stati, altresì, disposti ed eseguiti anche i sequestri sui conti correnti degli indagati per gli importi percepiti dall’anziana signora circuita.