È crisi nera per la formazione siciliana. I lavoratori , 2 mila a Catania , 8 mila nell’isola, hanno accumulato fino a 15 mensilità di stipendio arretrato. “Noi continuiamo comunque a lavorare – dice Salvatore riera dello snals confsal- ma il nuovo governatore della Sicilia dovrà riformare il settore”

Da un lato c ‘è la regione che non espleta la rendicontazione velocemente , dall’altro gli enti che non presentano tutta la documentazione in tempo. In questo modo siamo arrivati, chi più , chi meno, a percepire soltanto 5 mila euro in 15 mesi”.  La situazione drammatica dei lavoratori della formazione professionale viene spiegata da Salvatore Riera, lavoratore e dirigente sindacale. 2 mila cassa integrati soltanto quest’anno, 8 mila lavoratori in sicilia, di cui 2 mila a Catania. Dall’anno scorso – dice- noi addetti agli sportelli siamo passati tutti al fondo sociale europeo, quindi la formazione non pesa più sul bilancio, e da quest’anno il cambiamento è avvenuto anche per gli altri. Nonostante questo pero si continuano a registrare enormi ritardi, dovuti soprattutto alla malaburocrazia e alla non precisione di alcuni enti”.
“I 4 governi Lombardo non hanno migliorato le cose, continua, anzi sono stati spesi più soldi per le consulenze esterne. 500 mila euro l’anno- sottolinea riera- per Centorrino ed Albert”.
Il settore chiede a gran voce da sempre una riforma, visto che la legge risale al 1976 e nel tempo è stata aggiunta soltanto qualche circolare.