Catania Juve Stabia: le Vespe non pungono ma fanno male
Sempre in attacco gli etnei non sono riusciti a scardinare la difesa campana ben organizzata. Il Lecce torna primo.
È terminato con il risultato a occhiali il big match tra il Catania e la Juve Stabia. Il pubblico delle grandi occasioni, che non si vedeva da tempo, è rimasto deluso dal risultato, ma di certo non dalla prestazione dei ragazzi di Lucarelli, che per impegno non si sono tirati indietro.
Le due squadre, schierate entrambe con il 4-3-3, hanno espresso durante il primo tempo un gioco non di certo speculare, infatti se il Catania ha attaccato a testa bassa fin dal primo minuto, i campani hanno fatto intendere da subito le loro intenzioni di gioco. Difesa bassa e corta con rapide ripartenze, cosa spiegata dal tecnico Lucarelli durante la conferenza stampa di venerdì.
Nel secondo tempo nulla è cambiato, tranne che il Catania per la gran quantità di energie spese durante le fasi di attacco, ha concesso più campo agli avversari, che però non sono arrivati ad essere pericolosi.
Il forcing finale ha visto il Catania addirittura con il 4-2-4, ma le imprecisioni di Russotto, entrato nel secondo tempo e la scarsa incisività di Ripa, anch’esso subentrato nella ripresa al posto di Curiale non hanno impegnato più di tanto Branduani, che eseguito interventi di normale amministrazione.
Lucarelli nel post partita ha dichiarato che “Loro sono stati bravi nel toglierci profondità, noi probabilmente abbiamo perso un pò di serenità”.
Pareggio che porta il Catania secondo in classifica a 4 lunghezze dal Lecce, vincente contro la Reggina fuori casa.
Davanti a 13850 spettatori ha arbitrato da 7 il signor Zanonato della sezione di Vicenza, coadiuvato dai signori Micheli e Sartori di Padova.
- Posted by Zu Turi
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