Augusta: laboratorio di lettura per i detenuti
Partirà domani, all’interno della casa di reclusione di Augusta, il progetto tenuto dalla scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono. Al termine del percorso i detenuti metteranno in scena uno spettacolo teatrale.
“Sceglierò per loro dei testi in cui potranno trovare questo messaggio: la difficoltà che si trasforma in opportunità. Nel corso del laboratorio poi prenderò appunti sulle loro idee ed emozioni e dalle loro reazioni costruirò il nuovo percorso teatrale. Partirò da loro per scoprire in che modo ogni situazione di privazione possa diventare occasione di resurrezione”.
Comincia così un’altra avventura letteraria si profila per i detenuti della Casa di reclusione di Augusta, che dal prossimo venerdì 18 marzo parteciperanno al laboratorio di lettura, tenuto dalla scrittrice e magistrato Simona Lo Iacono.
I carcerati appartengono al gruppo che ha già messo in scena la pièce teatrale “Giorno dopo giorno”, allestita dagli stessi detenuti al termine di un percorso cui li aveva preparati la scrittrice, e che metteva in scena la tipica giornata all’interno dell’istituto carcerario.
Adesso l’impegno è quello di una maggiore interiorizzazione da parte dei partecipanti che, attraverso la lettura dell’ultimo romanzo della Lo Iacono “Le streghe di Lenzavacche”, in cui si parla della disabilità, e di altri testi come “Nati due volte ” di Giuseppe Pontiggia, dove si affronta il tema della diversità, percorreranno un cammino nel quale trovare la forza interiore per elaborare in modo positivo anche gli eventi peggiori.
Che sia dunque l’esperienza della detenzione o il rimorso per il danno inflitto ad altri, l’elemento negativo andrà trasfigurato, attraverso la lettura dei libri, in modo da rendere più lieve il fardello che portano.
Un impegno quello della scrittrice siracusana che mette in atto uno dei suoi dettami anche come magistrato, ossia che il giudice, e con lui ogni essere umano, può sì giudicare il peccato ma non il peccatore che, invece, ha il diritto di fruire appieno del valore rieducativo della pena.
Un percorso ampiamente sostenuto e incentivato all’interno del carcere dal direttore Antonio Gelardi, che nella struttura ospita numerose e variegate iniziative per i detenuti.
Nella foto sopra la scrittrice Simona Lo Iacono, sotto la Casa di reclusione di Augusta