Fra i defunti in attesa di ricevere sepoltura anche i 17 migranti morti a maggio e di cui erano stati celebrati i funerali. La denuncia del consigliere Sofia.

Nelle 24 celle frigorifere del Cimitero di Catania non c’è più posto e quindi le bare sono posizionate in ogni angolo delle sale, con i defunti in attesa di ricevere una degna sepoltura.

La denuncia arriva dal consigliere comunale Carmelo Sofia (patto per Catania) che in una nota scrive:

“L’obitorio del cimitero di Catania è pieno di feretri. Ora c’è appena lo spazio per il transito del personale comunale. Dipendenti che devono lavorare in condizioni difficili tra bagni sporchi, topi e cattivi odori”.

Il consigliere comunale lancia l’allarme e promette un conferenza dei servizi con Sindaco e tecnici per trovare una soluzione definitiva al problema.

“Sin dal momento del suo insediamento a Palazzo degli Elefanti, scrive nella nota, Bianco ha preso precisi impegni per avviare una concertazione continua sul cimitero di Catania. Un tavolo tecnico con primo cittadino e l’assessore al ramo per avviare tutti gli iter burocratici necessari ad avere un luogo della memoria e del ricordo degno di questo nome. Un sito che oggi aspetta ancora di dare una sepoltura nei campi comuni ai diciassette migranti morti nel nubifragio del barcone affondato tra la Libia e Lampedusa il 12 maggio scorso”.

Sofia afferma che da 6 mesi le bare restano all’interno dell’obitorio in attesa di essere finalmente tumulate.
Ma al cimitero centrale sono tante, oltre questa, le questioni segnalate dai parenti e dagli amici dei defunti: tombe sporche, mancanza di regole, carenza di controlli e continui furti. “A sparire, dice ancora Sofia, sono vasi, lampadari, leoni di marmo e soprattutto fiori“.

Un vero e proprio saccheggio di addobbi floreali con il risultato che la gente non li acquista più da negozianti della zona. Sofia spiega di aver parlato con uno dei rappresentanti dei venditori di fiori nella cinta esterna del cimitero, Rocco Lombardo, il quale ha detto che le persone preferiscono non comprare più tulipani, gigli e rose per paura di non ritrovarli più il giorno successivo. “Per questo, conclude il consigliere comunale, la conferenza dei servizi con forze dell’ordine, istituzioni politiche, Sindaco e confraternite servirà a trovare una soluzione al problema e ridare al camposanto il decoro che merita sia per chi ci lavora, sia per chi ci viene per porgere un saluto ai propri cari estinti”.