Crisi TPL: sindacati autonomi chiedono incontro all’assessore regionale
Fast/Confsal e Faisa/Cisal “Necessario un radicale intervento di riorganizzazione aziendale”. Falcone li convoca per il 6 febbraio.
I sindacati Fast/Confsal e Faisa/Cisal, hanno chiesto una convocazione all’assessore regionale delle Infrastrutture e della Mobilità Marco Falcone, in quanto preoccupati della permanente crisi del settore del trasporto pubblico locale (TPL) e regionale.
Secondo il sindacato, questa crisi sta provocando effetti pesantemente negativi che non risparmiano nessun territorio e nessuna azienda.
Secondo quanto riportato dai sindacati nella lettera di convocazione, vi è “Una carenza di risorse destinate alle aziende, dovuta ai tagli operati ai trasferimenti pubblici e a questo si somma la difficoltà di bilancio della Regione e Comuni e la mancanza di una Legge regionale organica di riforma”
Secondo il sindacato “Il taglio delle risorse agisce su un sistema di imprese che necessita di un radicale intervento di riorganizzazione industriale, attraverso processi regolati di aggregazione e integrazione, motivo per cui, non è più rinviabile un intervento di regolazione e di stabilizzazione delle risorse che riconosca il valore economico e sociale del TPL, evitando esiti deleteri, facilmente prevedibili a scapito dei lavoratori dell’intero settore nonché per il servizio reso all’utenza”.
Per venire fuori da questa situazione è assolutamente indispensabile la riappropriazione del proprio ruolo da parte della “programmazione pubblica”, altrimenti, il settore del TPL è destinato ad aggravare con la sua crisi, la crisi economico-sociale della Regione Sicilia, concludono.
La Fast/Confsal, e la Faisa/Cisal infine “Considerano questo settore strategicamente produttivo anche perché ha in sè elementi di valore sociale-ambientale-economico ed industriale, che rappresentano per la SICILIA delle importanti opportunità tutte da sviluppare”.
E a stretto giro è arrivata la convocazione da parte dell’Assessorato per un incontro sul tema con i sindacati martedì 6 febbario p.v.