Teatro Bellini: la lenta agonia di un gigante.
Continua ad essere incerto il futuro del Teatro Massimo. Il pericolo di chiusura sembrava essere stato scongiurato lo scorso 15 gennaio con l’approvazione da parte dell’Ars della legge finanziaria, che prevedeva lo stanziamento di 14.872.000 euro per l’Ente lirico. Ora però, con la bocciatura della manovra da parte del Commissario di Stato, torna la paura per le sorti dell’Ente lirico.
“Una stangata che ci massacra – dichiara a Catania Pubblica – il segretario generale Fistel-Cisl Antonio D’Amico. Siamo consapevoli che si tratta di un attacco politico non diretto al Teatro, ma è comunque inaccettabile.”
“Ci uniremo alle manifestazioni di protesta degli altri teatri ed enti siciliani colpiti dalla manovra – continua- ma non crediamo che scioperi e occupazioni siano forme di protesta adatte in questo momento. Vogliamo esserci per il pubblico – conclude in segretario generale di Fistel-Cisl – e fare di tutto per non fare più saltare gli spettacoli.”
Intanto un gruppo di lavoratori del Massimo continua a stare in presidio permanente davanti al Teatro Sangiorgi.
“Anche se in tono minore – dichiara ai nostri microfoni Antonella Guida, artista del coro – il presidio rimane. È diventato un luogo dove incontrarsi, un laboratorio di discussione. Abbiamo preparato un decalogo da sottoporre alla dirigenza del Bellini – continua- ma ora, con l’azzeramento dei finanziamenti, cambiano i nostri obiettivi. Capiamo che le urgenze sono altre, ma nonostante tutto il nostro giudizio negativo sulla sovrintendente non cambia e continuiamo a chiederne le dimissioni.”
“Le ultime notizie ci hanno spiazzato – aggiunge l’artista del Teatro Massimo – ma quello che sappiamo è che vogliamo essere presenti, pensare a nuove forme di protesta, non stare con le mani in mano.”
Intanto in questi giorni sul gruppo facebook “Non uccidete il Teatro Bellini di Catania” ha fatto molto discutere l’episodio accaduto in occasione del concerto dedicato a Sant’Agata, venerdì 24 gennaio.
In tanti hanno dovuto attendere davanti ai cancelli e sotto la pioggia, a causa della mancanza degli uscieri, vittime dei tagli dello scorso dicembre.“Quello che ci ha lasciato un grande amaro in bocca – racconta ancora Catania Pubblica la Guida – è che in tanti hanno deciso di andare via, infatti nonostante il concerto avesse fatto il tutto esaurito al botteghino, la sala non era piena. Senza contare – continua – l’incomprensibile assenza delle autorità in quell’occasione. Tra il pubblico non era presente il sindaco, il sovrintendente, né un qualsiasi rappresentante dell’Amministrazione comunale. Non ci sono scuse per l’assenza del sovrintendente-conclude- avrebbe dovuto essere lì e non come semplice parte del pubblico. Rappresenta la nostra dirigenza e avrebbe potuto accogliere gli spettatori e aprire lei stessa i cancelli se necessario.”
Leggi anche:
Teatro Massimo: ripresa delle attività. A rischio un milione e mezzo di fondi Fus.
Teatro Massimo: i lavoratori “Il Teatro è una barca alla deriva.”
- Posted by Redazione
- Cronaca
- antonio d'amico, approvazione finanziaria ars, catania, catania informazione, catania informazioni, catania news, catania notizie, catania pubblica, catania tg, cataniapubblica, cda teatro massimo, concerto sant'agata 2014, concerto sant'agata teatro massimo, finanziaria art. 42, Fistel cisl, fondo fores sicilia, info catania, info sicilia, informazione catania, informazioni catania, news catania, notizie catania, notizie sicilia, presidio teatro sangiorgi, proteste teatro bellini, sicilia news, sicilia notizie, stagione lirica 2014 bellini, stancheris, stipendi lavoratori bellini, tagli teatro massimo, teatro stabile catania, tg, tg catania, web tg, web tg catania, web tv, web tv catania
- 0 Comment