Guarda il video in dialetto siciliano sottotitolato in inglese, con cui Angelo Agatino Nicolosi tenta di aggiudicarsi il viaggio.

 di Chiara Carbone

Quando gli chiediamo perché proprio l’Artide Angelo ci risponde: “Perché è tra i pochi posti sulla terra dove è ancora possibile fare esperienza di una natura incontaminata, di misurarti con essa sfidando te stesso, spingendoti al limite”.

Angelo Agatino Nicolosi, programmatore esperto di sicurezza informatica, 26 anni, originario di San Giovanni Galermo, fino ai 18 anni ha vissuto a Nicolosi, poi deluso dall’Università di Catania, il cui sistema definisce mediocre, ha deciso di trasferirsi a Pisa per continuare gli studi. Per pagarsi il trasferimento ha lavorato sei mesi per mettere i soldi da parte e ha venduto il motorino. Oggi vive in Danimarca.

È tra i partecipanti di un concorso online che mette in palio un viaggio ai confini del mondo. Una spedizione nelle terre dell’Artide, un tour di 300 km tra natura selvaggia e ghiacciai.Si contende il posto nella spedizione con un video in dialetto siciliano sottotitolato in inglese. I partecipanti sono stati divisi in base alla nazionalità e il più votato di ogni gruppo si aggiudicherà di diritto l’ambito premio (gli italiani partecipano nel gruppo “Other countries”).

La passione per i viaggi Angelo l’ha sempre avuta, racconta a Catania Pubblica: “Amo viaggiare avendo con me il minimo indispensabile e pianificando leggermente meno dell’indispensabile. Partire all’avventura – ci dice – è semplicemente l’unico modo in cui abbia mai viaggiato!”

“La mia passione – continua Angelo – inizialmente ha preoccupato un po’ i miei genitori. Ricordo ancora la loro reazione quando li informai delle mie intenzioni di intraprendere un viaggio in auto attraverso l’Eurasia (“Se vabbé… lassamulu parrari!” mi dissero). Ma fondamentalmente il nostro rapporto é basato sul dialogo, quindi discutendo ci ritrovammo a constatare un’assoluta verità: “Ci voli furtuna macari a friiri n’ovu!”

Angelo da sette anni ormai vive ad Århus in Danimarca. Doveva trascorre nella cittadina solo 10 mesi con il progetto Erasmus, poi dopo la laurea triennale in informatica ha trovato lavoro e non è più tornato.

“Più o meno – ci racconta – torno in Sicilia due volte l’anno, per Natale ed in Estate, ed ogni volta che torno mi sento davvero strano. Un misto di emozioni diverse cresce senza freni, fin quando metto piede fuori dall’areo. È casa, ma allo stesso tempo non lo é più. I luoghi ed i ricordi sono ancora lì ma la maggior parte dei miei amici e finanche alcuni dei miei parenti sono emigrati come me, ed é praticamente impossibile far coincidere le vacanze di ognuno per rivederci tutti insieme.

Se volete aiutare Angelo a realizzare il suo sogno di raggiungere l’Artide potete votarlo qui.