Metro: per molti ma non per tutti. Necessarie navette per collegare il nord della città
San Nullo difficilmente accessibile. Anastasi: “Il Comune si attivi per migliorare la fruibilità del servizio e decongestionare il traffico”.
di Salvatore Giuffrida
“Finite le passerelle con l’inaugurazione della linea metropolitana Stesicoro-Nesima è ora tempo d’intervenire seriamente e concretamente affinchè questa utilissima opera non divenga l’ennesimo isolato trofeo totalmente scollato dal territorio ed utilizzata da pochi”. Lo ha detto il Consigliere comunale Sebastiano Anastasi, che ha analizzato l’impatto della Metropolitana a Catania.
” Il servizio messo a disposizione dei cittadini-continua Anastasi-
non è fruibile per tutti, ma solo per i pochi che hanno la fortuna di avere delle stazioni vicino; mi riferisco alla stazione di San Nullo, che nasce per essere un nodo importante e che dovrebbe poter servire un grande numero di cittadini, invece è priva di posteggio ed è difficile da raggiungere. Capisco che mettere il senso unico e realizzare un marciapiede in via Sebastiano Catania non è semplice, ma ci sono alternative utilizzabili per rendere fruibile il servizio ai più “.
Anastasi, dice a Catania Pubblica che accanto all’ingresso della stazione di San Nullo, è predisposta una fermata dell’autobus, che però lì non ferma. “È un peccato afferma – perché di fatto il nord della città di fatto è tagliato fuori dalla nuova linea e trovandoci oggi con le nuove stazioni metro come quella di San Nullo senza parcheggi in adiacenza e con le strade limitrofe impercorribili a piedi per mancanza di marciapiedi credo sia il minimo predisporre immediatamente una linea AMT ad hoc con specifiche navette che colleghino le zone di Cibali, San Giovanni Galermo, Barriera, Nesima con le neo stazioni. Dovrebbero essere specifiche linee Amt che non dovendo raggiungere il centro città sarebbero inevitabilmente più veloci e funzionali, consentendo quindi non solo a tutti gli abitanti di periferia di raggiungere la metropolitana e da lì il centro con un unico biglietto ma un vero e concreto decongestionamento del traffico cittadino”.
Il piano di viabilità, dice, doveva essere già pronto il giorno dell’inaugurazione. All’Amt, il Comune di Catania ha tolto nel bilancio 2017-2019 circa 50 milioni di euro, e secondo Anastasi, la Metropolitana è un’occasione per razionalizzare le linee degli autobus e abbattere i costi di un’azienda che si è mostrata avere problemi. “Alcune linee sono obsolete-afferma Anastasi-e andrebbero soppresse con delle linee più funzionali alle esigenze della città metropolitana; questo potrebbe portare anche a un rilancio del servizio Amt i cui mezzi potrebbero scorrere su strade decongestionate dal traffico privato”.
Parlando del Sindaco Bianco, afferma che “È vero che grazie a lui e agli agganci con l’attuale governo, ha permesso una accelerazione dei lavori, di questo gliene dobbiamo dare atto, ma ora servono interventi innovativi. Mi riferisco alla chiusura del centro storico e alla sua pedonalizzazione, che va bene, ma deve lo rendere accessibile ai cittadini, e per questo si deve sfruttare la Metro che appunto arriva fino a piazza Stesicoro. Per questo-conclude Anastasi- ci vuole una organizzazione tra Fce Amt e Comune di Catania. Ma ripeto tutto doveva essere già pronto per l’inaugurazione della tratta Stesicoro-Nesima”.