Fontanarossa: Canale Sanitario per passeggero con tubercolosi
La struttura, unica nel sud Italia e inaugurata lo scorso anno, è stata attivata per la prima volta.
SAC informa che stamani,
Un paziente con tubercolosi multiresistente è stato trasferito oggi dal Reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Garibaldi di Catania allo Spallanzani di Roma con procedure di alto biocontenimento, attivando per la prima volta all’Aeroporto di Catania il Canale Sanitario, presidio medico in airside per passeggeri ed equipaggi con sospette malattie infettive.
La struttura, unica nel sud Italia (quello di Catania è il terzo aeroporto sanitario civile in Italia, dopo Milano Malpensa e Roma Fiumicino, ai quali si aggiunge quello militare di Pratica di Mare) è stata inaugurata lo scorso anno. A coordinare le operazioni, tramite la Prefettura di Catania, l’Ufficio di Sanità Aerea di Catania (USMAF SASN, organismo del Ministero della Salute, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria).
Il paziente, trasportato in airside a bordo di un mezzo della Croce Rossa Italiana, e protetto da sistemi di alto biocontenimento per evitare il contagio, è stato trasferito a Roma (Pratica di Mare) a bordo di un aeromobile dell’Aeronautica Militare e successivamente ricoverato all’Ospedale Spallanzani, centro nazionale di riferimento (insieme all’Ospedale Sacco di Milano) per le emergenze infettivologiche.
Le operazioni, coordinate dal Direttore Regionale USMAF SASN Sicilia Claudio Pulvirenti e dal Referente per la Sicurezza Sanitaria Regionale Sergio Pinta usi, hanno coinvolto l’Aeronautica Militare (team di Biocontenimento dell’Infermeria Principale di Pratica di Mare), la Direzione aeroportuale Enac, SAC (gestore dello scalo, che ha realizzato il Canale Sanitario), la Polizia di frontiera, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa Italiana.
In assenza di questo presidio all’interno dell’Aeroporto di Catania – concepito per il biocontenimento e il controllo sanitario di passeggeri ed equipaggi con sintomi sospetti di malattie infettive – il trasferimento odierno del paziente tubercolotico sarebbe avvenuto sull’apposito mezzo della Croce Rossa Italiana, con un lungo viaggio in autostrada da Catania a Roma.
IL CANALE SANITARIO
La struttura, voluta dal Ministero della Salute (Direzione generale della Prevenzione Sanitaria), è stata progettata dall’Ufficio di Sanità Aerea di Catania e realizzata da SAC, società di gestione dello scalo, su un’area di circa 200mq del piazzale e con un investimento di 445mila euro. Un apposito decreto interministeriale, firmato nel mese di aprile dai responsabili dei dicasteri Salute, Trasporti ed Economia, ha consentito oggi la messa in funzione della struttura.
Il Canale Sanitario presenta tre percorsi differenziati con una segnaletica orizzontale esterna – area rossa, gialla e verde, come i codici triage del pronto soccorso ospedaliero – che orienta le ambulanze o le navette interpista. Al suo interno gli spazi sono articolati in sale d’aspetto, ambulatori, aree d’isolamento a pressione negativa con filtri HEPA (sistemi di filtrazione ad altissima efficienza) e rete fognaria “dedicata”, ovvero senza contatti con la rete cittadina e predisposta per la bonifica.
I 3 percorsi sono contrassegnati all’ingresso, da un segnale orizzontale:
• percorso ROSSO per il passeggero sospetto di malattia infettiva-diffusiva con ingresso diretto nell’Area Isolamento (trasporto con Ambulanza);
• percorso GIALLO per i passeggeri seduti due file avanti e due file dietro rispetto il posto del passeggero sospetto all’interno dell’aeromobile e per i passeggeri che hanno avuto contatti ravvicinati con lo stesso (trasporto con Ambulanza);
• percorso VERDE per il resto dei passeggeri (trasporto con interpista).
Il personale sanitario USMAF SASN, all’interno del Canale Sanitario, esegue il rilevamento della temperatura, l’esame obiettivo clinico e la valutazione delle condizioni generali. In relazione alla presenza di segni e sintomi sospetti di patologie di interesse, il personale sanitario USMAF SASN decide se trasportare il paziente alle strutture sanitarie territoriali opportunamente attivate dallo stesso e debitamente attrezzate con Pronto Soccorso Infettivologico e l’ alto biocontenimento o attivare l’Aeronautica Militare per un trasporto in alto biocontenimento, con volo diretto ai Centri di Riferimento Nazionali dell’Istituto “Spallanzani” di Roma o dell’Ospedale “Sacco “ di Milano.