Il sindaco di Catania propone a governo e partito di ripartire seguendo un percorso comune, seguendo un’agenda condivisa e snellendo la burocrazia.
“Una soluzione equilibrata per la vicenda regionale che permetta al Pd e al governo di ripartire trovando un percorso comune, riprendendo la linea scelta all’unanimità dall’ultima direzione regionale Pd concordata con il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini”.
Questo quanto auspicato dal sindaco di Catania Enzo Bianco – ieri, 19 ottobre – a conclusione dell’incontro a Palermo, riservato agli Stati generali degli amministratori locali siciliani del Pd.
A Palermo Bianco ha formulato proposte concrete: “snellire drasticamente la burocrazia regionale, che impedisce anche agli enti locali di attuare politiche efficaci e attuare un vero, sostanziale, decentramento amministrativo”.
“Occorre poi – ha continuato il primo cittadino catanese – utilizzare al meglio i fondi europei, le uniche risorse disponibili per gli enti locali, considerati i tagli dei trasferimenti statali; recepire la legge Delrio in Sicilia, la costituzione prevede già le città metropolitane e mentre in tutta Italia sono già partite in Sicilia non c’è alcuna ragione per remorare: avevamo avuto l’intuizione di partire per primi, oggi non possiamo arrivare per ultimi”.
Per Bianco, è necessario “fissare insieme al governo un agenda politica con temi definiti per rilanciare la Sicilia e calibrare la squadra di governo a seconda degli obiettivi da raggiungere”.
“Non può appassionarci – ha precisato il sindaco di Catania – la divisione tra cuperliani, renziani ocrocettiani. Né le posizioni precostituite, negative o positive, sull’ingresso di altri deputati nel gruppo Pd, che va valutato caso per caso a secondo delle storie personali e dell’adozione al progetto dei Democratici”.
“Lavoriamo dunque – ha concluso Bianco – su temi concreti, trovando una collaborazione equilibrata e chiara tra governo e Partito Democratico. Il Pd completi la squadra attorno al segreterio regionale e lavori per riposizionare la proposta politica da presentare al governo, aiutandolo nel rilanciare la Sicilia, e nello stesso tempo il governo agevoli questo processo nell’interesse dei siciliani. Non possiamo più perdere tempo”.