Progetto Oso | Per partecipare al bando c’è tempo fino al 23 gennaio 2018. Le proposte saranno selezionate da un comitato di di sportivi e scienziati.
Finanziare idee di organizzazioni senza scopo di lucro per realizzare progetti rivolti a persone con disabilità fisiche, sensoriali o intellettivo-relazionali che vogliono avvicinarsi alle discipline sportive.
Pensata come piattaforma digitale per abbattere barriere (mentali e fisiche) tra i disabili e lo sport, il progetto OSO – Ogni Sport Oltre, è stato presentato per la prima volta in Sicilia a Palazzo delle Scienze dell’Università di Catania.
All’interno del progetto è previsto un bando da 2 milioni di euro per progetti che potranno essere presentati entro il 23 gennaio 2018.
“Si tratta del secondo bando promosso dalla Fondazione Vodafone Italia, lanciato lo scorso 7 novembre – ha spiegato Maria Cristina Ferradini, consigliere delegato della Fondazione, – un comitato di sportivi e scienziati selezionerà i progetti presentati che risponderanno ai requisiti richiesti, tra i quali la sostenibilità (il cui valore minimo dovrà essere di 15mila euro e non superare la soglia di 300mila euro), che potranno essere finanziati fino all’80% dell’importo richiesto. Inoltre per le istanze che arriveranno dal Sud ci sarà la compartecipazione alle spese da parte dell’associazione Conilsud”.
“OSO è anche la prima persona singolare del verbo osare”, ha sottolineato la Ferradini – il progetto nasce dall’ammirazione per la tenacia dell’ex pilota di Formula 1 Alex Zanardi, presidente della Fondazione Vodafone Italia nel triennio 2013/2016.
L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Sicilian Venture Philanthropy – presieduta da Elita Schillaci, professoressa del Dipartimento di Economia e Gestione delle Imprese e componente del comitato scientifico di Fondazione Vodafone – in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding Laboriusa.it, che ha visto la partecipazione attiva di studenti, imprenditori e volontari del terzo settore.
“La Fondazione Sicilian Venture Philanthropy, nata come rete di imprenditori e non solo, mira a promuovere dal basso l’imprenditorialità e le social start up – ha detto Schillaci – e lo fa con progetti come questi volti a coinvolgere le nuove generazioni. Abbiamo ospitato la presentazione del progetto OSO per presentare questa opportunità al mondo dell’associazionismo locale, cercando di creare nuovi link tra la Fondazione Vodafone e il nostro territorio”.
Tra le tante testimonianze anche quella di Fabrizio Messina, direttore sportivo del Circolo Canoa di Catania, che ogni giorno insegna ad avere fiducia in se stessi a tutti quei ragazzi disabili che vogliono mettersi alla prova; e quella di Salvatore Mirabella, presidente dell’associazione paralimpica “Come ginestre” e primo esponente della “Wheel Chair rugby”, il rugby in carrozzina: “In passato ho dovuto abbandonare gli studi di Economia a causa delle barriere architettoniche, che non mi consentivano di frequentare l’università: oggi non accetto che una carrozzina possa diventare un ostacolo” ha concluso.