“Il Comune di Catania ha dato la propria disponibilità a gestire la revisione della spesa, a provare a riorganizzare i servizi e trovare degli utili che possano essere reinvestiti anche solo parzialmente per i lavoratori”.
A comunicarlo oggi in conferenza stampa la Cisl per voce del segretario nazionale del settore Fp Daniela Volpato e del segretario generale del sindacato etneo. ” Il comune di Catania sarà il primo in Sicilia ad avviare un confronto con il sindacato sulla spending review” spiegano nel corso della conferenza stampa convocata per discutere, tra l’altro, del pagamento degli stipendi ai comunali, e dell’esito della trattativa nazionale del 25 settembre con il ministro Patroni Griffi.
“Abbiamo ottenuto una risposta positiva anche se informale dal sindaco Stancanelli – hanno detto Volpato e Giulio – a una richiesta di apertura di confronto che la Cisl aveva trasmesso alcuni giorni fa. Speriamo che anche il presidente della provincia Castiglione faccia altrettanto e, dopo il voto, sicuramente anche alla Regione Siciliana la segreteria della Cisl Fp regionale chiederà l’apertura di un tavolo che noi vogliamo si faccia anche per tutti i dipendenti della sanità siciliana”.
Secondo i rappresentanti sindacali il confronto sulla spending review potrà avere ripercussioni positive su tutti i dipendenti della funzione pubblica catanese, siciliana e italiana. Fra questi ci sono anche i precari che nei comuni della sola provincia etnea sono oltre 2mila e 300. “Con il blocco degli stipendi fino al 2017 – ha sottolineato Volpato – la revisione della spesa e la nostra proposta sugli utili d’azienda può consentire ai lavoratori di avere qualcosa in più in busta paga. C’è poi la questione dei precari, che noi vorremmo vedere rinnovati e poi via via stabilizzati. E non ultima la questione degli esuberi”.
I sindacalisti hanno poi espresso la propria opinione sull’incontro di ieri, 25 settembre, con il ministro Patroni Griffi che verteva su questi argomenti. Un incontro soddisfacente, hanno detto, che fa decadere tutte le motivazioni dello sciopero del 28 settembre.
“In pratica, riparte la contrattazione – ha commentato Volpato, sulla scia delle dichiarazioni di Giovanni Faverin, segretario generale della Cisl Fp – e dal ministro abbiamo avuto impegni concreti su spending review, relazioni sindacali e risorse per i contratti. Abbiamo chiesto un governo del tavolo anche perché non ci siano fuoruscite o mobilità del personale. Siamo riusciti a fare un quadro per tutte le realtà con il ministro Patroni Griffi. Il quale ha detto sì a un accordo quadro all’Aran per le relazione sindacali, cioè fare tutto assieme al sindacato dei lavoratori; sì per trovare una regola per l’articolo 16 del dl. 98/2011, cioè gli utili d’azienda, che sono l’unico modo per rimpinguare gli stipendi dei lavoratori; sì a un tavolo di regole per il precariato per vedere come intanto rinnovare i tanti precari. L’ultimo sì del governo è per trovare accordi sui criteri di mobilità del personale. Ma prima di fare la mobilità, occorre vedere come riorganizzare le amministrazioni per evitarla”.
Ma gli atti di indirizzo che il ministro invierà all’Aran per sottoscrivere i contratti quadro sono addirittura due, spiega il sindacato, cioè ci sarà un contratto quadro anche per regolare la flessibilità in entrata e quindi il rinnovo dei contratti a tempo determinato. Un contratto che farà chiarezza sul problema di tanti giovani qualificati in forza alle amministrazioni pubbliche e senza i quali alcuni servizi essenziali si bloccherebbero.
Al ministro, la Cisl Fp ha anche chiesto con forza un impegno per definire nuovi vincoli per le amministrazioni in modo da garantire la trasparenza gestionale e di bilancio e ha ottenuto l’impegno del ministro ad emanare con rapidità una specifica direttiva.