Sequestro Tecnis sindacati preoccupati. Turri e Attanasio “Temiamo il blocco del percorso verso il piano di rilancio o di messa in mercato dell’azienda”.
Sono preoccupati i sindacati dei lavoratori della Tecnis, che giorno 11 dicembre è stata coinvolta in una operazione della Dia di Salerno, la quale ha messo sotto sequestro l’azienda al termine di un’inchiesta su presunte irregolarità sulla realizzazione della galleria Porta Ovest nella città campana.
“Confidiamo nell’azione della magistratura e riteniamo urgente un confronto con le parti competenti per dare certezze e risposte ai lavoratori” hanno affermato Franco Turri, segretario generale della Filca Cisl nazionale, Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, e Nunzio Turrisi segretario generale della Filca Cisl etnea, dopo aver appreso la notizia.
“Non sarà un bel Natale per i lavoratori della Tecnis – hanno aggiunto – e siamo fortemente preoccupati di quanto sta succedendo, perché temiamo si blocchi il percorso che doveva portare a presentare il piano di rilancio o di messa sul mercato dell’azienda, come prevede la “legge Marzano”, come più volte discusso al ministero dello Sviluppo economico, e ribadito nell’ultimo incontro del 23 novembre”.
Turri e Attanasio sono preoccupati sul “Destino che potranno avere quelle opere già in cantiere il cui blocco potrebbe pregiudicarne il completamento e, quindi, avere ulteriori ricadute sui livelli occupazionali di un’azienda già pesantemente provata, i cui lavoratori attendono ancora spettanze arretrate”.
“Nell’attesa dell’azione degli organi inquirenti – hanno concluso Turri e Attanasio – ci attiveremo per incontrare le istituzioni competenti e gli amministratori straordinari e giudiziari, al fine di avere un quadro più chiaro di quanto sta avvenendo e, soprattutto, certezza di interlocuzione, perché temiamo che la vicenda possa arrecare un danno irreparabile al sistema infrastrutturale e dare un colpo mortale al tessuto socioeconomico dei territori coinvolti”.
“A proposito dell’intervento della Dia su Tecnis, la nostra prima impressione è che l’amministratore straordinario Ruperto potrà proseguire e gestire l’azienda in piena autonomia. La sua azione non necessiterebbe di particolari autorizzazioni, e fatto salvo per quegli eventi che rivestirebbero il carattere di straordinarietà, l’Amministrazione Giudiziaria disposta dal Tribunale di Salerno sembrerebbe essere limitata al monitoraggio”.
Secondo il segretario generale della Cgil Giacomo Rota, e il segretario della Fillea Cgil di Catania, Giovanni Pistorio “Pure rispetto alla questione relativa ai pagamenti in genere, ed in particolar modo a quella relativa al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori, non ci sarebbero impedimenti formali da dover superare”.
“Anche rispetto alle questioni legate al deposito dello stato passivo e alle relative procedure avviate dai lavoratori per ottenere il pagamento diretto delle tre mensilità da parte dell’Inps, abbiamo verificato con i nostri legali che tutto rimane invariato – continuano Rota e Pistorio- La cautela è d’obbligo ed è chiaro che ci si attiverà ai massimi livelli delle istituzioni coinvolte per i chiarimenti e per la pianificazione degli interventi necessari ed utili al proseguo delle attività. Siamo certi che le misure di prevenzione adottate non incideranno sulla procedura di insolvenza e sull’iter volto al recupero dei crediti maturati e non riscossi dei lavoratori. Dopo l’intervento della DIA abbiamo preferito essere cauti per non alimentare inutili allarmi tra i lavoratori, fornitori ed enti appaltanti i cui lavori sono in corso di esecuzione e molti dei quali ormai prossimi alla consegna. Continueremo, pertanto, a seguire l’evolversi della vicenda nella piena consapevolezza che l’azione della magistratura non potrà intaccare in alcun modo i diritti acquisiti ma solo a confermarli ulteriormente”.