Il materiale era stato preparato presumibilmente per accendere fuochi non autorizzati in occasione dei festeggiamenti.
Trentuno batterie di fuochi d’artificio da 100 e 200 mortai in plastica, di calibro compreso tra 2,5 e 3 cm, nonché una batteria con mortai in plastica calibro 5 cm all’interno dei quali erano stati collocati pericolosi ordigni di fabbricazione artigianale.
È quanto hanno trovato gli agenti della squadra amministrativa in Via Torre del Vescovo, arrampicandosi sul muro che delimita l’area del “Bastione degli infetti”. Presumibilmente il materiale doveva essere fatto esplodere al passaggio del fercolo di Sant’Agata da via Plebiscito angolo via antico Corso.
Gli ordigni, che erano stati posizionati e innescati, avevano una forte carica esplosiva – dicono dalla questura – e l’ accensione senza autorizzazione avrebbe potuto costituire un grosso pericolo per le migliaia di persone, e tra queste molti turisti, che partecipano alla festa.
I fuochi non rispettavano infatti le prescrizioni impartite della autorità di pubblica sicurezza, che tra le altre cose prescrivono precise distanze di sicurezza dalle abitazioni.
L’esplosivo rinvenuto è stato quindi immediatamente rimosso e posto sotto sequestro e quindi affidato alla ditta autorizzata.
Il magistrato di turno, data la pericolosità del materiale esplodente, ne ha poi disposto la distruzione.