Questa sera e in replica il 4 febbraio, si potrà ascoltare la musica liturgica e devozionale dedicata al culto della Patrona da insigni autori catanesi del XIX e XX secolo.
Si da il via alle feste agatine con concerti dedicati alla Santa Patrona.
Questo pomeriggio alle 19:00 presso la chiesa di Sant’Agata alla Badia avrà luogo «In Cordis Jubilo», il terzo appuntamento concertistico della stagione di musica classica e sacra promossa dal Coro Lirico Siciliano in collaborazione con l’Arcidiocesi di Catania.
La musica liturgica e devozionale, sarà il tema della serata, composta da insigni autori catanesi dei secoli XIX e XX, dedicata al culto della Santa Patrona Agata. Un paziente lavoro di ricerca portato avanti dai musicologi Daniela Calcamo e Daniele Cannavò in collaborazione con Maria Rosa De Luca, professore associato alla cattedra di Storia della Musica dell’Università di Catania, ha permesso la riscoperta di un patrimonio musicale caduto in oblio da oltre un secolo che potrà essere finalmente restituito alla fruizione del pubblico catanese: i preziosi manoscritti sono stati reperiti tra i cimeli musicali custoditi in collezioni private ed in biblioteche di istituzioni musicali e religiose. Un particolare contributo alla ricerca è stato fornito dal Seminario arcivescovile di Catania che ha messo a disposizione il proprio archivio musicale.
Le voci del Coro Lirico Siciliano, diretto dal Maestro Francesco Costa faranno rivivere magiche atmosfere musicali di un tempo perduto in cui grandi compositori ed operisti impiegavano il loro genio per intessere le lodi canore della Martire catanese.
Il programma prevede l’esecuzione di tre cantate agatine inedite composte da altrettanti musicisti catanesi:
«Qui pugnavi celeste guerriera» scritta nel 1856 da Pietro Platania, noto per la sua perizia nell’arte del contrappunto e stimato in vita dal sommo Giuseppe Verdi che lo propose per il prestigioso incarico di direttore del conservatorio di Napoli;
«Questa terra fortunata, consacrata dal tuo Sangue» composta nel 1886 da Francesco Paolo Frontini,apprezzato operista ed etnomusicologo;
«Su fratelli con voci giulive» del sacerdote e compositore Salvatore Nicolosi Sciuto che fu autore di raffinate pagine di musica sacra e ricoprì la carica di organista della Basilica Collegiata di Catania.
Sempre dello stesso Nicolosi Sciuto sarà possibile ascoltare una ouverture strumentale intitolata «Omaggio a S. Agata» eseguita nella riduzione pianistica, originale dell’autore, dai pianisti Paola Budano, Annalisa Mangano, Paolo Cipolla.
Il programma prevede anche una parte dedicata alla musica liturgica con la suggestiva antifona «Stans beata Agatha» del maestro Filippo Tarallo, nota ai catanesi per via del tradizionale omaggio musicale che le monache benedettine tributano a Sant’Agata durante il transito del fercolo per via Crociferi: ed ancora composizioni di Rosario Licciardello, Pietro Branchina e Nicola Couturier che in passato hanno aiutato i fedeli catanesi a pregare nelle solenni cerimonie dedicate a Sant’Agata.
Anonimo è invece il settecentesco autore di un’altra intonazione dell’antifona «Stans beata Agatha» che verrà eseguita per l’occasione in prima assoluta e rappresenta una delle composizioni catanesi più antiche dedicate a S. Agata.
Si replica il 4 Febbraio alle 19:00.