Già da ieri sono stati montati gli stand per il tradizionale appuntamento.
È stata aperta ieri la tradizionale Fiera di Sant’Agata che anche stavolta, dopo l’anno scorso, si svolge, in un’area interna al Porto di Catania confinante con gli Archi della Marina e la recinzione doganale.
Malgrado il maltempo degli ultimi giorni, per volere del sindaco Enzo Bianco si è proceduto all’allestimento degli stand e dei servizi connessi all’organizzazione della Fiera nella stessa area utilizzata ogni domenica per il mercato delle “Pulci” con l’aggiunta della parte antistante l’ingresso del mercato compresi i due archi in uscita su Via Dusmet.
“Grazie alla disponibilità dell’Autorità Portuale e degli operatori commerciali che si sono sobbarcati oneri organizzativi non indifferenti – ha spiegato l’assessore alle attività produttive Angela Mazzola – anche quest’anno utilizziamo lo spazio del Porto che si dimostra idoneo per perseguire in maniera ottimale l’obiettivo di una fiera ordinata e decorosa per come noi intendiamo quest’appuntamento atteso dai cittadini per gli acquisti a buon mercato”.
Negli altri giorni di lunedì e martedì, la Fiera che è composta da oltre sessanta box per la vendita di prodotti di abbigliamento e alimentari rimarrà aperta fino alle 22:30 mentre mercoledì e giovedì l’orario di chiusura slitta alle ore 24:00.
La Fiera resterà aperta fino al 5 febbraio.
Intanto è stato trovato un compromesso tra l’amministrazione e i torronai che nei giorni scorsi avevano protestato per il posizionamento delle bancarelle in piazza università.
I torronai, alla fine, hanno accolto la proposta formulata dall’Amministrazione Bianco riguardo alla collocazione delle bancarelle.
Queste non saranno poste, come da tempo disposto dalla Giunta, né lungo la via Etnea né nelle piazze Duomo, Università e Stesicoro lato Teatro romano, tutelando così le zone storiche più prestigiose toccate dal corteo Agatino.
Delle otto postazioni dei torronai, quattro troveranno posto, così come ieri avevano proposto i rappresentanti dell’Amministrazione, nelle traverse della piazza Università e altre quattro nella via di Sangiuliano a ridosso dei Quattro canti, con la prescrizione, per quelle collocate sul lato della salita, di rimuovere le postazioni prima del passaggio della Vara di Sant’Agata la sera del 5 febbraio.
In una nota l’Amministrazione comunale sottolinea come, “per tutelare le esigenze dei venditori di torrone e dolciumi pur garantendo il massimo della sicurezza, si sia proceduto a una ricognizione di tutti i possibili stalli. Uno studio lungo e accurato per contemperare le prescrizioni della Protezione civile e delle Forze dell’Ordine e le esigenze di viabilità. Nonostante la protesta, poi, il dialogo tra Amministrazione e torronai è sempre rimasto aperto e la soluzione prospettata ieri è stata accolta oggi dai venditori”.
“Siamo soddisfatti di questo esito – hanno detto a nome dei venditori Filippo Zuccarello, Salvatore Coglitore e Riccardo Spagnolo – e ringraziamo l’amministrazione Bianco. Avremmo preferito stazionare come sempre in piazza Università, ma comprendiamo anche la necessità di apportare alcuni cambiamenti. Chiedevamo però la possibilità di avere degli stalli in posizioni analoghe e ci va bene la soluzione trovata”.