Zingale “Abbiamo comprato la targa e l’abbiamo fatta incidere da una tipografia”. Anastasi “Targhe in marmo pronte da tempo. Così solo confusione e spreco di soldi”.
di Salvatore Giuffrida
Dopo anni di anonimato, in via Ota, giovedì 29 giugno è stata installata la targa toponomastica. I lavori sono stati eseguiti eseguiti personalmente dal presidente della IV circoscrizione Giovanni Zingale e dal consigliere Rosario Cavallaro. Zingale, contattato da Catania Pubblica, ci ha raccontato che “A spese nostre abbiamo comprato la targa e l’abbiamo fatta incidere da una tipografia, poi insieme l’abbiamo messa in posa”.
Zingale, in un suo comunicato apparso questa mattina, aveva affermato che “Dopo San Giovanni Galermo adesso ci concentriamo su San Nullo e Cibali. Il precedente esperimento compiuto in via D’Agata ha dato importanti risultati in termini di viabilità e vivibilità. Per questo voglio continuare in molte altre aree della IV municipalità. Da Cibali a San Nullo, passando per San Giovanni Galermo, ci sono ancora decine di vie indicate con vernice nera su un pannello bianco. Un esempio tangibile di come il miglioramento del nostro quartiere deve cominciare dalla gente che qui ci vive o ci lavora. Dopo anni di “assenza” sono ritornate ad essere facilmente individuabili via Cadaudella, piazza Bonadies, via Giuseppe Villaroel, via Strano, vico Grotta San Giovanni, via Cosentino Fava, via Bezzecca, via D’Agata ed ora via Ota”.
Il presidente, nella medesima nota aveva anche assicurato l’installazione di nuove targhe toponomastiche e ha concluso dicendo che “Usare ancora la vernice per compiere dei restauri “fai da te” non avrebbe avuto alcun senso. Oltre che illegale, infatti, nel giro di pochi mesi tutto sarebbe tornato come prima. Da qui la soluzione più radicale ed efficace portata a termine con la collaborazione di tanti cittadini”.
Il consigliere comunale Sebastiano Anastasi, del gruppo “Grande Catania”, residente e sempre legato al quartiere di San Nullo, contattato da Catania Pubblica, ha così commentato le nuove installazioni: “Penso che consiglieri della circoscrizione appartenenti alla stessa maggioranza, disgustati dall’amministrazione Bianco, probabilmente hanno agito in modo autonomo e di tasca loro. Il gesto è meritevole, ma voglio ricordare che nel 2014/15 avevo trovato le risorse al bilancio e sono state comprate le targhe. Queste targhe sono alla direzione decentramento. Il responsabile della direzione Urbanistica, l’architetto Gabriella Sardella circa 5 mesi fa, convocata in commissione Anagrafe e Decentramento, aveva dichiarato che le targhe erano pronte ma mancavano le maestranze per istallarle. Questo mi è stato ripetuto dalla stessa anche la scorsa settimana. I problemi quindi sono due. Il primo è che si fa confusione, infatti, in via Quintino Catudella, gli operari del Comune, erano venuti a mettere la targa in marmo, ma trovandosi una targa in cartone pressato, non l’hanno tolta e sostituita, ma posata qualche centinaio di metri più avanti, dove nessuno la vede. Il secondo problema, è quindi uno spreco di denaro pubblico che va denunziato alla Corte dei Conti”.