Salute: malnutrizione sempre più presente. Il convegno
Pubblicato il: 22 May 2017 alle 10:33 am
I lavori si sono svolti alla presenza di oltre 200 tra medici, nutrizionisti, oncologi, neurologi, biologi, farmacisti ed infermieri.
Nonostante viviamo in società di apparente benessere la “Mal –Nutrizione” intesa sia in eccesso sia in difetto è sempre più presente e paradossalmente sottovalutata o ignorata”, spiega Sebastiano Percolla dell’Associazione Cenestesi onlus di Catania.
Il tema è stato affrontato nel corso del convegno organizzato nei giorni scorsi dalla onlus presente da due decenni sul territorio catanese, e promotrice della cultura nutrizionale in ambito clinico e domiciliare.
Il corso, si è svolto presso Federfarma e ha visto la presenza di oltre 200 tra medici nutrizionisti, oncologi, neurologi, internisti, geriatri, biologi, fisioterapisti, farmacisti ed infermieri.
L’evento ha coinvolto l’Università degli Studi di Catania ed è stata patrocinato dall’Ordine dei Medici della Provincia, dalla ASP 3 di Catania e dalla SINPE (Società Italiana di Nutrizione e del Metabolismo) .
La prima sessione del Corso è stata dedicata alle problematiche secondarie alla obesità infantile e dell’età adulta ed al corretto approccio multidisciplinare alla patologia.
La seconda sessione ha avuto come tema lo studio del Microbiota e delle malattie correlate ad una alterazione della flora batterica intestinale, il cosiddetto più affascinante “secondo cervello”.
Sono infatti le recentissime scoperte di una stretta correlazione tra primo e secondo cervello a rivoluzionare l’approccio terapeutico a patologie apparentemente non correlate al tratto gastroenterico.
La sessione pomeridiana del Corso ha poi puntato l’attenzione sulla malnutrizione calorico-proteica , sulla diagnosi precoce e sul trattamento.
Le relazioni proposte con dati basati sulle evidenze scientifiche hanno sottolineato l’importanza di un corretto ed adeguato approccio nutrizionale alla malnutrizione ospedaliera e domiciliare, definita “malattia nella malattia” che spesso assume il ruolo di primo attore nel contesto della patologia che l’ha partorita.
