Gli esercenti lamentano scarsi interventi di manutenzione prima e di pulizia poi, eppure dicono, qui la festa è più sentita che altrove.
di Salvatore Giuffrida
Sembra che a Catania ci siano due feste di Sant’Agata, una di serie A, quella del giro interno del 5 febbraio e una di serie B, quella del 4 febbraio, e in particolar modo quel momento della festa in cui la Santa passa in via Plebiscito. Questo ciò che lamentano i commercianti della zona dei Cappuccini.
Secondo loro, se al centro la città si prepara al meglio, in via Plebiscito non sarebbe proprio così. Andrea Saraniti, ci ha infatti riferito che “La pulizia, il rifacimento del manto stradale vengono qui scemati da parte dell’Amministrazione comunale in vista delle feste agatine. Spesso siamo noi a farli, per questo chiediamo maggiore attenzione. Un esempio, qui abbiamo una strada piena di buche, che quando ci sarà confusione, creerà problemi ai passanti. Poi – ha continuato Saraniti – questa parte della festa sembra passare in secondo piano, forse perché siamo in periferia. Ma qui siamo molto devoti a Sant’Agata”.
Vito Sarantiti, un altro commerciate di via Plebiscito, ci ha spiegato che a livello di folklore “Qui la festa offre molto perché in questa zona è molto più sentita che in altre parti a livello religioso, infatti molti pregano negli altarini”.
Orazio Beninato, sempre commerciante della zona ci ha raccontato che quando finisce la festa ci sono grossi problemi con la cera che “viene tolta a volte anche dopo parecchie settimane, creando pericoli specialmente alle persone anziane e ai motociclisti. A livello di prevenzione, da qualche anno a questa parte quelli del Comune sono passati a lasciare la segatura, ma molte volte siamo noi stessi commercianti della zona dei Cappuccini, a doverla comprare a spese nostre per evitare i problemi più grossi”.