“Il Sindaco Stancanelli non ha più la maggioranza in Consiglio” è questo il commento del capogruppo del Pd Saro D’Agata all’indomani della sofferta votazione sul riordino delle partecipate comunali da parte del Consiglio. “Il dibattito che si è sviluppato ieri, afferma ancora D’Agata ha consacrato la completa disfatta dell’Amministrazione di centro-destra guidata dal Sindaco Stancanelli – e prosegue – nonostante la buona volontà manifestata dall’intero consiglio comunale per coniugare l’impegno per l’efficienza dei servizi con la garanzia dei livelli occupazionali, l’Amministrazione ha volutamente disatteso le richieste emendative prospettate,mirando soltanto all’obbiettivo di fare cassa”.
Ma il capogruppo del Pd prosegue sottolinenando il fatto che la responsabilità dell’Amministrazione Stancanelli sia aggravata dall’aver presentato la delibera con notevole ritardo e soltanto dopo la deliberazione della Corte dei Conti.
Questo, a dire di D’Agata, non ha permesso la messa in atto di soluzioni alternative come ad esempio la creazione di una holding che avrebbe sicuramente garantito i livelli occupazionali e l’efficienza dei servizi espletati. E ciò nonostante la richiesta del Consiglio comunale tramite un ordine del giorno proposto dal PD e votato all’unanimità.
“Il P.D. si è battuto a lungo sia in Consiglio sia negli incontri propedeutici unitariamente alle altre forze politiche per migliorare la proposta deliberativa, conclude D’Agata, riuscendovi solo in parte (è stata infatti scongiurata la vendita della società Sidra,che sarebbe stata in contrasto con la volontà popolare manifestata con il referendum popolare) per la netta chiusura a qualsiasi modifica della proposta dell’Amministrazione comunale”.
Sulla stessa linea anche le dichiarazioni del capogruppo di Famiglia Lavoro e Solidarietà, Salvo Di Salvo. “Nel corso della seduta di ieri si è registrato che ancora una volta l’Amministrazione ha addossato al Consiglio Comunale tutta la responsabilità di decisione, non consentendo al Consiglio stesso né i tempi propedeutici né nessun accoglimento di possibilità di dibattere sulle norme in essere”. E prosegue “Salta agli occhi di tutti una disgregazione dei partiti di maggioranza che sostengono il Sindaco e lo stesso Sindaco Stancanelli. Noi del Gruppo Famiglia Lavoro Solidarietà auspichiamo che il Sindaco possa applicare la revisione della spesa cosiddetta “spending review” anche in seno all’Amministrazione Comunale provvedendo innanzitutto alla riduzione del numero degli assessori da 12 a 7”.
Infine il segretario provinciale dei Comunisti italiani, Salvatore La Rosa parla di “soluzioni pasticciate, approvate all’ultimo secondo utile e con parte della maggioranza in disaccordo sostanziale”.
Il segretario del Pdci catanese conclude: “Non si capisce più se la protervia e l’arroganza di questo Sindaco sia dettata ormai dalla disperazione o dalla totale incapacità a rendersi conto del fallimento di una politica, di una classe dirigente, di una modalità di amministrare la cosa pubblica che è giunta, finalmente, al capolinea”.