Chiedono un incontro con il Prorettore per trovare un punto di incontro con la proprietà dell’immobile.
Dopo l’occupazione della sede della biblioteca Ursino Recupero, gli universitari dello Studentato Occupato 95100 di via Gallo 13 si sono spostati al Rettorato per protestare contro lo sgombero dei locali di proprietà della fondazione Ursino Recupero.
“È inaccettabile che il Prorettore Magnano San Lio abbia approvato lo sgombero coatto di 20 studenti in emergenza abitativa, come dichiarato dalla Responsabile dell’Ente Ursino Recupero – spiegano gli studenti – se così fosse, sarebbe di gravità inaudita. Non andremo via da qui senza un incontro col Prorettore.”
Lunedì era arrivata la notizia dell’imminente sgombero dei locali a seguito della decisione del C.D.A. della Biblioteca di usare dei fondi residui per ristrutturazione una parte dello stabile, circa 3 stanze su un totale di 60. Gli studenti riferiscono che dalle parole della dott.ssa Carbonaro, responsabile dell’Ente, lo sgombero sarebbe dovuto avvenire martedì alle prime ore dell’alba.
Venuti a conoscenza della situazione gli studenti hanno convocato un presidio sotto lo studentato a cui hanno partecipato circa 100 persone, studenti e vicinato solidale. Lo sgombero però non è mai avvenuto e intorno alle 9:00 gli abitanti dello studentato, insieme ad altri studenti, altre studentesse e solidali hanno occupato la sede della biblioteca Ursino Recupero per avere risposte sul proprio futuro.
Ma Carbonaro ha rimandato le responsabilità all’intero Cda ed al Rettorato, parte attiva e diretto interessato dei problemi degli studenti.
Questo il motivo di una nuova azione di protesta, quella di oggi, proprio al Rettorato in piazza Università.
“Il Rettorato ha il dovere di tutelare e venire in contro agli studenti, non trattarli come problemi di ordine pubblico.” commenta Ruggero, studente di economia ed abitante dello Studentato “Se ci fosse davvero una volontà dietro questa decisione sarebbe gravissimo, non è possibile che il rettore permetta che 20 studenti in emergenza abitativa vengano buttati per strada senza soluzioni.”
“Con questa azione intendiamo esprimere tutta la nostra contrarietà allo sgombero, che riteniamo del tutto pretestuoso” continua Sara, “che il rettorato avvii il dialogo con i suoi studenti”.
Dichiara Carlo, altro abitante dello Studentato “lo Studentato 95100 in questi sei mesi è stata per noi la casa che l’ERSU e l’università non sono riusciti a garantirci. È anche diventato un luogo importante per la comunità studentesca, grazie all’aula studio aperta nei fine settimana e le altre attività organizzate al’interno. Vogliamo che questa esperienza continui ed è per questo che oggi siamo qui, a cercare un confronto con la proprietà dell’immobile per trovare un punto di incontro”.