Nel comune medievale dal 2010 il maestro Giuseppe Severini ha trasformato la sua abitazione in un museo dove costruisce e spiega le caratteristiche di strumenti musicali dalla Preistoria al Medioevo.
di Elisa Catanzaro
Nato a Milano Giuseppe Severini si è laureato in Filosofia con una tesi in Storia Medievale e qui 22 anni fa ha acquistato la casa medievale che, dal 2010 ospita il museo della musica e della liuteria.
Negli anni ’80 è approdato agli studi del mandolino, da cui è passato poi a costruire i primi strumenti musicali. Nel 1994 si è trasferito in Sicilia, tornando alle origini, la sua famiglia infatti è siciliana, e scegliendo Randazzo come luogo dell’anima.
Maestro liutaio conosciuto e stimato nella sua casa museo si trovano strumenti preistorici come il rombo, il fischietto la conchiglia, il corno, ma anche la lira, la cetra o kitara, provenienti dal mondo greco e la ghironda e il salterio, che risalgono al periodo medievale.
Tutto suona nella Casa della musica, dalle grandi conchiglie coniche alle bivalve usate come nacchere, e anche la mandibola di un cavallo, trovata nel vicino fiume Alcantara può
servire a produrre suoni.
Durante le visite Severini illustra il modo in cui vengono costruiti gli strumenti e li suona.
Nel nostro speciale video potete ascoltare il maestro che suona per noi alla cetra l’epitaffio di Seikilos, unica composizione musicale giunta intera dal mondo classico, e che risale circa al II secolo dopo Cristo.
È una composizione che ricalca il senso del più antico carpe diem e che recita:
“Finché vivi risplendi e non darti troppa pena perché la vita è breve e il tempo giunge presto alla fine”.
Nella stanza della musica vi è poi una parete dedicata alla teoria musicale su cui, tra l’altro vi è un’immagine dipinta nel 1600 e che rappresenta il modello del cosmo, modello poi ricostruito da Severini e che illustra il rapporto tra musica, numero e astronomia, rappresentando i 4 elementi naturali: acqua, aria, terra, fuoco.
Tutto si fonde dunque perché il suono era considerato l’anima del mondo.
Nella stanza della musica, allestita all’interno della casa museo, si fa dunque un viaggio sonoro, arrivando fino alle melodie del periodo medievale.
Dal liuto, strumento a pizzico che dà nome all’arte della progettazione e della costruzione di violini, violoncelli, chitarre, e mandolini, la liuteria, si arriva poi agli strumenti ad arco, una vera rivoluzione che fa passare la musica da un suono pizzicato a uno considerato il più vicino di tutti alla voce umana; spazio poi alla symphonia o ghironda, una sorta di violino meccanico, e al salterio, strumento che per il fatto di esser suonato con dei martelletti è considerato l’antenato del pianoforte.
Gustatevi la melodia di questi suoni antichi nel video sopra.