Pubblicato il: 3 November 2014 alle 12:03 pm
È un obbligo di legge, scrive l’Ufficio di Gabinetto e avvia un’indagine interna.
“Dal primo novembre il servizio di cattura, ricovero e mantenimento in vita dei cani randagi è sospeso.”
A denunciarlo sabato scorso l’Enpa, diffondendo i documenti firmati dal responsabile dell’Ufficio Progetto animali del Comune di Catania, Rosario Puglisi.
Nel primo documento, che porta la data del 20 ottobre, si legge infatti che “Al fine di evitare l’interruzione del servizio di pronto intervento per cani incidentati, malati e cuccioli abbandonati, si chiede uno stanziamento urgente di € 25.000 per assicurare la continuità del servizio di assistenza sanitaria veterinaria per n. 20 posti fino al 31/12/2014; mentre per l’anno successivo è necessario uno stanziamento di € 150.000 da fare confluire su un nuovo capitolo appositamente istituito. Si precisa che la mancata copertura finanziaria con l’interruzione del soccorso di animali sopra citato comporterà gravi conseguenze di tipo amministrativo e penale.”
Assieme a questo documento l’Enpa ne allega anche un altro, datato 31 ottobre e sempre firmato dal responsabile dell’Ufficio Progetto Animali, in cui si annuncia che a causa della mancata copertura finanziaria, il servizio di “accalappiamento cani feriti, traumatizzati, e cuccioli abbandonati è sospeso dal 1 Novembre”.
Arriva immediatamente però la smentita dal parte dell’Ufficio di Gabinetto del Comune di Catania, che con una nota ribadisce: “Non vi può essere alcuna sospensione del servizio comunale, che rappresenta un obbligo di legge. Se un funzionario – continua la nota – ha firmato dei provvedimenti che vanno contro quel che prevede la legge se ne assumerà la responsabilità. Sarà avviata una rapida indagine interna e poi saranno presi provvedimenti”.
Foto tratte dalla Pagina Facebook Enpa Catania
