I proventi del brano, “Piacere Salvatore”, prodotto dal cantautore catanese Paolo Antonio e acquistabile su Internet a 0,99€, saranno devoluti ad Addiopizzo.
Raccontare il dramma di chi è costretto a pagare il pizzo e, allo stesso tempo, avviare una raccolta fondi in favore dell’associazione antiracket Addiopizzo.
Questa la sfida accettata e vinta dal cantautore catanese Paolo Antonio nel suo ultimo brano e videoclip, “Piacere Salvatore”, acquistabile su iTunes, su Google Play e nei principali store digitali solo a 0,99€; tutto il ricavato sarà devoluto ai comitati Addiopizzo di Palermo, Catania e Messina.
Come spiegano i rappresentanti delle associazioni antiracket: “Acquistando “Piacere Salvatore” ciascuno di noi ha la possibilità di contribuire al lavoro quotidiano, sul territorio, delle nostre associazioni che, seppur in autonomia, lavorano con la stessa passione e serietà per lo stesso obiettivo: l’affermazione di una cultura della legalità e della libertà che passi da gesti semplici, ma concreti”.
L’iniziativa, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Catania, ha già ricevuto l’apprezzamento e il sostegno di volti noti dello spettacolo e dell’imprenditoria- Antonio Perdichizzi, Salvo La Rosa, Giuseppe Castiglia, Lello Analfino dei Tinturia, Matteo Amantia – che si sono impegnati ad acquistarlo il brano e a condividerlo sulla loro pagina Facebook.
Anche note emittenti radiofoniche hanno comunicato il loro sostegno e inseriranno “Piacere Salvatore” nel loro palinsesto quotidiano.
La canzone, accompagnata dalle immagini, narra la storia di Salvatore, un giovane siciliano, che decide di scommettersi avviando una propria attività imprenditoriale, dopo aver per lunghi anni cercato un’occupazione stabile alla fine degli studi universitari.
La volontà del neo-imprenditore, però, è messa a dura prova fin da subito dalla burocrazia, e – a pochi giorni dalla tanto agognata apertura – dagli estortori dai quali Salvatore riesce a liberarsi grazie all’aiuto della giustizia.
Nel video la schiavitù del racket è rappresentata ironicamente e simbolicamente da un pizzetto applicato sul mento del ricattato dagli aguzzini, che viene prontamente “rasato” da un simpatico carabiniere-barbiere al momento della denuncia.
“Esistono diversi modi per affrontare i problemi socio-culturali di questa terra- spiegano i rappresentanti di Addiopizzo – e Paolo Antonio ha scelto di affrontare l’argomento del fenomeno estorsivo con la serenità e la positività di chi sa che oggi denunciare è possibile”.
Tutti i personaggi del video sono interpretati da un eclettico Paolo Antonio che oltre a dimostrarsi un bravo musicista, si dimostra abile anche nel destreggiarsi con la recitazione.
Spiega l’autore: “Diversi travestimenti che vogliono mostrare una Sicilia fatta di siciliani un po’ vittime e un po’ carnefici di se stessi, dove tutti hanno qualche responsabilità”.
La regia dell’opera – totalmente autoprodotta, senza l’ausilio di sponsor e di etichette discografiche – è dei fratelli Bruno e Fabrizio Urso, mentre l’arrangiamento è di Carlo Longo. Mercoledì 17 settembre ci sarà il lancio ufficiale del video. All’evento parteciperanno, oltre all’autore, il sostituto procuratore Pasquale Pacifico, presidente dell’Anm etnea, Rosario Lupo di Addiopizzo e l’imprenditore pizzo free che ha denunciato i suoi estorsori, Filippo Casella.
Nella foto un momento del videoclip