Pubbliserivizi risanamento | La sindacalista “Lavoratori e contribuenti presi in giro. Si faccia come in Aligrup dove sono stati eliminati molti direttori”.
“All’interno della Pubbliservizi non si vuole cambiare nulla e si tendendo a favorire i privilegiati, aiutati in passato dall’elargizione di superminimi e avanzamenti di carriera verticali, più volte riconosciuti illegittimi sia dalla Città Metropolitana che dall’azienda stessa”.
Così la sindacalista Fisascat Cisl Rita Ponzo, contattata telefonicamente da Catania Pubblica a pochi giorni dalla riunione tra la presidenza della partecipata e le organizzazioni sindacali tenutasi lo scorso venerdì 5 gennaio. L’incontro si è tenuto per parlare della riorganizzazione aziendale e il presidente della partecipata Silvio Ontario ha infatti esposto l’asset aziendale, che prevede un tetto di 8 milioni di euro annui per il pagamento degli stipendi (oneri compresi) e 3 milioni di euro annui per le spese gestione della partecipata e del rientro debitorio. I numeri presentati non hanno convinto i sindacati, proprio perché non è stato illustrato chiaramente un organigramma nuovo e funzionale, così come previsto nel contratto di servizi con la Città metropolitana.
“Nonostante il contratto con la Città Metropolitana indichi la soppressione dei superminimi e l’abolizione degli avanzamenti di carriera verticali dal luglio 2009 in poi
La pagina del contratto
– ha continuato Ponzo – il risanamento aziendale sta per essere pagato solo dagli operai, che vedranno il loro stipendio già misero decurtato del 30%. Il Fis per legge non si applica ai quadri, che resteranno al loro posto con i loro stipendi d’oro e privilegi”.
“La ricetta è semplice. In Aligrup dove seguo le vicende come sindacalista, per abbattere i costi del personale sono stati eliminati parecchi posti da direttore, non si capisce perché non si debba fare lo stesso in Pubbliservizi. Sono invece a conoscenza del fatto che i superminimi illeggitimi sono stati solo congelati, favorendo così i ricorsi che porteranno al pagamento da parte dell’azienda anche dei danni verso i lavoratori richiedenti e quindi al suo fallimento”.
La sindacalista ci ha inoltre riferito che la riunione di venerdì si è svolta in un clima surreale : “Tantissime persone estranee alle rappresentanze sindacali e alla dirigenza aziendale erano presenti. I documenti sono stati forniti poco alla volta durante la riunione stessa in un marasma generale, dove era impossibile anche sedersi per leggere con calma e discutere”.
In questi giorni caldi, che stanno precedendo l’udienza prefallimentare, fissata per domani 9 gennaio, la Ponzo ci ha poi riferito di essere preoccupata per la presenza negli uffici amministrativi, dove circolano documenti sensibili, di personaggi estranei all’azienda.
Qui la replica del Presidente Ontario.