Pubblicato il: 29 January 2018 alle 10:31 am
Manca il calendario sui trasferimenti delle unità operative, inoltre la struttura non è inserita nella rete ospedaliera varata dalla scorsa gestione regionale.
Sono diversi i punti in sospeso relativamente all’apertura del nuovo ospedale San Marco. Il direttore generale del “Policlinico – Vittorio Emanuele” Paolo Cantaro ha infatti fatto sapere che nella prima quindicina di giorni di febbraio dovrebbero essere consegnati i lavori.
Ma, secondo il NurSind, sindacato delle professioni infermieristiche, intanto il condizionale è d’obbligo, e comunque “se rispettata la data è presumibile che l’operatività della struttura entri a regime non prima della fine del 2018.”
Inoltre, ricorda il sindacato, i ragionamenti che si possono trarre sono ipotetici perché il San Marco non è mai stato inserito nella rete ospedaliera varata dalla scorsa gestione dell’assessore regionale Gucciardi.
«In tempo d’elezioni è stata varata una rete ospedaliera frettolosa senza tenere conto del nuovo ospedale catanese in procinto di nascere. Il provvedimento ha avuto il fine piuttosto di sbloccare le assunzioni in tempo di elezioni – afferma Salvatore Vaccaro segretario provinciale NurSind – La mancata previsione non è un ostacolo insormontabile ma lascia tutto in aria».
Poi non è stato ancora deciso come e quando verranno trasferite le unità operative.
L’azienda “Policlinico – Vittorio Emanuele” con i presidi Rodolico, Vittorio Emanuele, Ferrarotto e Santo Bambino, infatti, sarà smantellata e i reparti esistenti saranno distribuiti tra San Marco e Policlinico di via Santa Sofia. Ad esempio con l’apertura del San Marco è prevista da subito la chiusura di tutto il Santo Bambino ma, dice il Nursind, i reparti universitari potrebbero andare al Policlinico piuttosto che al nuovo ospedale di Librino.
Infine, spiegano gli infermieri, in merito alle nuove assunzioni, bisogna sì attenderle ma senza aspettarsi grandi numeri: c’è da considerare infatti che sarà lo stesso personale che lavora al Vittorio Emanuele ad entrare operativo al San Marco mentre le nuove assunzioni riguarderanno il nuovo pronto soccorso che sarà aperto al Policlinico.
«Noi auspichiamo che il San Marco apra in tempi celeri e che venga assunto altro personale per i nuovi servizi – afferma Vaccaro – così finalmente i siciliani potranno godere di una struttura nuova e moderna per l’assistenza di un territorio che notoriamente viene spesso abbandonato, almeno dopo le elezioni.»
«C’è di più, gestire 4 strutture ha un costo nettamente superiore che gestirne una che è monoblocco – spiega ancora il segretario provinciale NurSind – esempio, al San Marco per spostare un paziente da un’unità operativa ad un altra basterà un ausiliario mentre oggi è necessaria un’ambulanza per muoversi da un presidio ad un altro. Ci aspettiamo grandi cambiamenti sul fronte dell’organizzazione e dello sfruttamento delle risorse umane».