Le attività erano sprovviste della vasca di raccolta e occupavano illegalmente il suolo pubblico.
A ridosso del porticciolo di Ognina a pochi metri dal mare, ieri mattina sono stati sequestrati due chioschi-bar, poiché non in regols con le norme di smaltimento delle acque sporche.
I controlli contro i reati ambientali sono stati effettuati da personale in servizio presso il Commissariato Borgo-Ognina, con la Polizia Provinciale.
Le operazioni hanno interessato principalmente la zona del lungomare dove sono stati controllati gli scarichi delle acque reflue di alcune attività commerciali.
Nei pressi di un chiosco sito proprio a tre metri dal mare, a attiguo al porticciolo di Ognina, gli agenti hanno notato un rivolo d’acqua sporca e maleodorante che, dopo aver percorso un breve alveo, si riversava direttamente a mare.
Risalendo il percorso dell’acqua si è avuto modo di constatare lo scarico proveniva proprio dal chiosco che è risultato privo di un’idonea vasca per la raccolta delle acque sporche, cosicché saponi, detersivi e i residui dell’attività di mescita finivano direttamente a mare. Il titolare peraltro, aveva occupato illegalmente 6 mq. di suolo pubblico con sedie e tavolini senza avere alcuna concessione, illecito per cui è stato sanzionato dal Reparto Annona della Polizia Municipale, ai sensi dell’art. 20 del Cds che prevede pure la sanzione accessoria del ripristino dello stato dei luoghi e il pagamento dei tributi fiscali evasi.
A pochi passi dal primo, è stato controllato un secondo chiosco bar e, anche in questo caso, vi era la presenza di uno sbocco d’acqua proveniente dall’attività e che finiva, a distanza di pochi metri, direttamente in mare. Il titolare ha riferito ai poliziotti di non avere una vasca di raccolta delle acque e che quindi “era obbligato” a scaricare le acque reflue direttamente in mare.
Anche in questo secondo accertamento, è stata rilevata l’occupazione abusiva di suolo pubblico, ben 21 mq., con un bancone più varie sedie e tavolini, il tutto senza avere alcuna concessione; per tale motivo il responsabile è stato sanzionato ai sensi dell’art. 20 del C.d.S., con gli obblighi del ripristino dello stato dei luoghi e del pagamento dei tributi e delle tasse non pagate.
Entrambi i responsabili sono stati indagati in stato di libertà per il reato di scarico illecito di acque reflue previsto dagli artt. 124 e 137 del D. Lgs 152/2006, le attività di chiosco-bar sono state sequestrate preventivamente con apposizione di sigilli e affidate agli stessi titolari.