Pubblicato il: 27 October 2017 alle 4:20 pm
Oasi Simeto discarica abusiva. Si tratta del custode del villaggio “Primo Sole Beach”. Nel terreno rinvenuti rifiuti di ogni tipo.
Nella giornata di ieri, il personale del Commissariato Borgo-Ognina, coadiuvati da personale del Servizio di Sorveglianza dell’Ufficio Gestione Riserve Naturali della città Metropolitana di Catania, ha individuato un uomo che gestiva una vera e propria discarica abusiva in un terreno all’interno dell’area protetta “Oasi del Simeto”, rientrante nell’area SIC (Sito di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale), nelle vicinanze del villaggio “Primo Sole Beach”.
Nel terreno, di proprietà del Comune di Catania, sono stati rinvenuti oggetti di dubbia provenienza quali pezzi di autovettura, lavatrici, condizionatori, e attrezzi da lavoro che presupponevano una vera e propria attività di officina. Inoltre sono stati riscontrati molteplici reati e, in particolare, una raccolta e gestione di rifiuti di ogni genere, deturpamento dell’habitat d’interesse, poiché il suolo è risultato essere impregnato di olii, grassi, catrame, eternit.
Il responsabile, pregiudicato, identificato attraverso un’attività di appostamento mirata e sorpreso mentre giungeva nel terreno, è stato bloccato. Lo stesso, ha ammesso di essere il custode del vicino villaggio “Primo Sole Beach”, e di essere pagato in nero dai vari condomini.
L’uomo ha anche ammesso di essere stato lui ad occupare il terreno e di gestirlo ai fini di lucro.
Per tali motivi è stato indagato in stato di libertà per il reato di invasione di terreno e edificio pubblico (art. 633 c.p.), acquisto di cose di sospetta provenienza (art. 712 c.p.), attività di gestione illecita di rifiuti non autorizzata (Art. 256 co. 1 lett. b) e co. 3 Dlgs.vo 152/2006) e distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto (Art. 733bis c.p.).
L’ingente quantitativo di materiale rinvenuto è stato sequestrato penalmente e affidato in giudiziale custodia all’indagato.
Per i fatti di cui sopra e per quanto di competenza, è stato informato il Comune di Catania e l’Ispettorato del Lavoro.