Il consigliere comunale chiede un intervento per dare un aiuto a persone “che meritano una vita dignitosa e ricca di opportunità”.
“Si fa sempre più evidente la questione legata ai tanti migranti che agli angoli delle strade o davanti ai semafori della città chiedono l’elemosina. Qualcuno si è reinventato pure posteggiatore abusivo mentre, in alcuni casi, questi ragazzi hanno spodestato i lavavetri. Ci troviamo di fronte ad una guerra tra poveri?”
A interrogarsi sulla questione il consigliere comunale, Carmelo Sofia, che chiede al sindaco Bianco, di affrontare la tematica con tutti i soggetti interessati “per capire cosa succede intorno al continuo viavai dai centri e dalle strutture di accoglienza, situazione che potrebbe riguardare anche i minori.
Per Sofia il record di sbarchi dell’anno scorso, che hanno fatto di Catania il secondo porto italiano con oltre 170.000 arrivi, rappresenta un segnale evidente di un’emergenza che non ha precedenti.
Secondo il consigliere comunale nonostante il lavoro dell’amministrazione comunale, delle istituzioni politiche e sociali, delle forze dell’ordine e dei volontari, la loro presenza agli incroci e ai semafori “nasconde un mondo fatto di povertà e potrebbe celare pure un contesto dominato dallo sfruttamento e dalla degradazione”.
“È impossibile non notarli – dice Sofia -. Sono cortesi, spesso con il sorriso sulle labbra ma tutti hanno alle spalle un passato difficile e un futuro incerto. Agli incroci oppure quando scatta il rosso al semaforo bussano ai finestrini per chiedere un obolo. Le prime volte la gente si commuovere e dà loro qualcosa. Poi la scena si ripete costante e le persone non ci fanno più quasi caso. Ecco perché bisogna intervenire e dare un aiuto a queste persone che meritano una vita dignitosa e ricca di opportunità.