D’Agata “Tra oggi e domani saranno installate altre cinque telecamefe contro il pendolarismo dei rifiuti”.
Sono stati già elevati 52 verbali per abbandono indiscriminato di rifiuti nei primi tre giorni di controllo da parte della Polizia Municipale.
Le infrazioni sono state inviate ai proprietari delle automobili inquadrate dalle telecamere di sorveglianza che puntano sulle microdiscariche di via Borgese, in zona San Nullo, nelle vicinanze di Misterbianco.
Il dato è stato fornito dall’assessore Viabilità Rosario D’Agata, che ha sottolineato come il programma per l’installazione delle telecamere per contrastare l’abbandono indiscriminato di rifiuti in zone poco sorvegliate, sia appena all’inizio.
D’Agata ha dichiarato che “Così come disposto dal sindaco di Catania Enzo Bianco, dopo quella di San Nullo, altre tre telecamere sono state piazzate nella zona tra Ognina e l’Ospedale Cannizzaro. E tra oggi e domani ne saranno installate altre cinque: tre nei pressi del Cimitero, una in viale nel Villaggio Sant’Agata, e una al Pigno”.
L’obiettivo, così come sottolineato ha sottolineato dall’Assessore, è in particolare quello di presidiare tutte le zone della città limitrofe ad altri Comuni per combattere il “pendolarismo dei rifuti che costa a Catania un milione di euro all’anno”.
Negli ultimi tre anni il numero delle multe per i controlli diretti della Polizia municipale è salito da mille del 2015 a quasi 1.500 nel 2017.
Dal Comune fanno sapere che in passato ad effettuare i controlli sono stati in tutto una quindicina di persone, tra pattuglie della Polizia Municipale e agenti accertatori della Direzione Ecologia, adesso, con le telecamere, si potrà avere un controllo costante in particolare sulle cosiddette microdiscariche, che vengono create da chi abbandona in maniera seriale i rifiuti indifferenziati e a volte anche quelli pericolosi.
Proprio nella zona di via Borgese nel maggio del 2016, gli uomini della sezione Vigilanza ambientale della Polizia municipale sorpresero un manovale mentre abbandonava materiale proveniente da lavori di demolizione.
D’agata ha spiegato di contare molto ”Sull’effetto deterrente delle telecamere. Ogni giorno, a Catania raccogliamo almeno sessanta tonnellate di spazzatura, che, per essere smaltite, ci costano quasi due milioni di euro all’anno. Si stima, e le multe prese finora lo confermano, che circa la metà dei rifiuti provenga dai Comuni della fascia pedemontana e anche costiera che fanno la raccolta differenziata”.
“Per questo – ha concluso D’Agata – dal luglio del 2015 se il rifiuto portato a Catania da fuori viene abbandonato nel cassonetto, il trasgressore pagherà cento euro, se è fuori ne pagherà duecento. Cinquanta euro pagano invece, i catanesi, per aver conferito i rifiuti nei giorni sbagliati o mescolandoli tra loro”.