Il libro, scritto dalla 93enne Melina Consoli, è stato presentato dall’Associazione Costarelli ad Acireale.
Un viaggio a ritroso nel tempo a ritrovare radici ed emozioni di un passato che non è più ma che ha trasformato tutti noi in quello che siamo.
È il percorso avvincente di Memi, scritto da Melina Consoli, esordiente di 93 anni che con questo diario intimo narra gli avvenimenti svoltisi tra il 1929 e il 1945.
Sedici anni che trasformano una bimba felice in una giovane donna costretta poi a scappare sotto le bombe della seconda guerra mondiale.
Il libro edito da Il Soffio, per Algra edizioni, con il progetto grafico della Gallego Comunication, è stato presentato nei giorni scorsi dall’associazione culturale Costarelli di Acireale.
Dopo i saluti del presidente dell’associazione Mario Di Prima, la blogger Silvia Ventimiglia, che ha curato la prefazione e che ha accompagnato l’autrice nella stesura del libro, ha raccontato l’incontro “destinico” come lo definisce lei stessa in cui è avvenuto il “passaggio di ricordi, spiega, vergati in bella ed elegante grafia”.
Quindi il giornalista Giuseppe Grasso Leanza ha accompagnato il numeroso pubblico in una lettura guidata del testo.
I brani chiave del racconto sono stati interpretati durante la serata dall’attrice Gabriella Saitta accompagnata dai suoni magici di Armando Xibilia.
Infine lei, Memi, nomignolo che le diede la madre quando era piccolina, ha spiegato i motivi che l’hanno spinta dopo la sofferenza dell’abbandono, a scrivere i propri ricordi e dare alle stampe un vissuto sì personale, ma che racconta storie e situazioni di tanti di noi. Così come spesso accade la scrittura è poi riuscita a mettere un velo alla realtà addolcendola.
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