Pubblicato il: 4 June 2019 alle 11:59 am
La terza edizione del Festival Internazionale si è svolta nei giorni scorsi in città attirando relatori e ospiti d’eccezione.
Momenti di confronto e dibattito sui temi smart cities, global governance, sport, cinema, cultura sono stati al centro del Festival Internazionale di Geopolitica Mare Liberum, che si è svolto il 31 maggio e l’1 giugno a Catania grazie all’intesa tra Associazione Diplomatici, rivista di Geopolitica Eastwest, Università di Catania, Sole24Ore, La Sicilia e con il sostegno di Unicredit.
Merito dei numerosi relatori di rilievo nazionale e internazionale intervenuti alla due giorni, che si è svolta tra il cinema Odeon, le aule del Rettorato dell’Università di Catania e le sale del Comune, che hanno contribuito ad arricchire il dibattito e il confronto con i 400 studenti presenti.
Il regista Mario Martone ha aperto i lavori proiettando e commentando il suo ultimo film, Capri Revolution, presentato a Venezia. “Da napoletano – ha spiegato – ci tengo a dire ai giovani che non devono più andare via, ma prendere il loro destino in mano”.
Si sono succeduti poi diversi panel tematici: “Attraverso questi ultimi – ha commentato Claudio Corbino, presidente dei Diplomatici – cerchiamo di offrire ai ragazzi strumenti per conoscere e comprendere la realtà. È questo il senso dell’iniziativa, in cui si mescolano le carte in un gioco di confronti che evidenziano i concetti di libertà e democrazia”.
Un’iniziativa lodata tanto dal sindaco Salvo Pogliese quanto dal rettore Francesco Basile. “Mare Liberum è un’occasione irripetibile di promozione della nostra città, così come lo è il lavoro che svolge Associazione Diplomatici”, ha detto il primo. “L’aspetto fondamentale è il confronto aperto e libero tra studenti e grandi personalità, indispensabile per recuperare all’interno della comunità giovanile valori e identità”, ha aggiunto il secondo.
Ospiti dell’evento da Joschka Fischer, protagonista del processo di integrazione europea della Germania e padre dell’ambientalismo in Europa, a Boris Tadic, presidente della repubblica in Serbia che ha caratterizzato la svolta europeista di un Paese in una condizione geopolitica delicata, da Gebril Elwarfally, primo ministro della Libia durante la guerra civile che ancora oggi cerca di influenzare con saggezza una situazione molto particolare, a Imen Ben Mohamed, parlamentare tunisina protagonista della primavera araba più riuscita del Mediterraneo. Quindi è stata proiettata l’intervista a Steve Bannon, che ha parlato di nazionalismo, migrazione, Cina ed Europa.
Apprezzatissimo dagli studenti l’intervento di Marco Tardelli, allenatore e campione d’Italia con la Jueventus
Nell’aula accanto Gebril Elwarfally, Vincenzo Nigro e Imen Ben Mohamed hanno parlato dell’attuale situazione politica tunisina, del mondo arabo musulmano, delle primavere arabe e di cosa sta succedendo in Libia, di fronte una platea di ragazzi attenti che hanno fatto domande e preso appunti.
La prima giornata si è quindi chiusa al Teatro Greco Romano con l’affollato concerto di Francesco De Gregori.
L’ultima giornata del Festival si è svolta nella sede dei Diplomatici ed è stata aperta affrontando la definizione del concetto di smart city a cura di Salvatore Carrubba, Giovanni Moro e Rosaria Arancio, che hanno dibattuto inoltre di internet of things e global governance.
Boris Tadic, Giuseppe Ayala, Giovanni Russo e Angelino Alfano sono stati protagonisti del secondo panel, moderato da Vincenzo Nigro su “Sicurezza e privacy”, mentre il terzo e ultimo panel, condotto da Giuseppe Scognamiglio e Mario Nava ha affrontato il tema “Produzione e Distribuzione del reddito: analisi e percezione”. Competizione, cooperazione, disuguaglianza tra Paesi e tra persone, sussidiarietà, ridistribuzione, il confine tra economia e diritto e il regolamento per la protezione dei dati personali sono stati gli argomenti principali attorno a cui è ruotato il discorso dei due relatori, che ha chiuso ufficialmente un’altra edizione ben riuscita di Mare Liberum.
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