Pubblicato il: 11 January 2017 alle 12:54 pm
Freddo e neve letali per le coltivazioni. Ridotta del quaranta per cento la commercializzazione delle essenze fiorite prodotte, mettendo le aziende in gravi difficoltà economiche.
Anche il settore vivaistico è messo a dura prova da questa ondata di freddo e maltempo proveniente dalla zona balcanica. Le temperature basse che hanno portato la neve a bassa quota anche nel versante sud dell’Etna soprattutto nel giorno della Befana, e le piogge che, non dovrebbero ancora dare tregua almeno fino a domenica, hanno messo in crisi questo delicato settore commerciale.
Infatti a causa dell’eccezionale ondata di gelo che si sta abbattendo nelle ultime settimane sui nostri territori si registrano gravi danni a tutto il settore vivaistico con pesanti conseguenze sia alle coltivazioni in serra, poiché la neve ha causato il crollo di molte strutture, sia fuori serra con la perdita di tutto il prodotto coltivato. A denunciarlo Confvivai-Confcommercio che fa notare come nella fascia jonica si venga da un lungo periodo di piogge alluvionali seguite da venti eccezionali, che nella zona di Fiumefreddo hanno divelto serre e distrutto le coltivazioni sottostanti.
Festività amare dunque per gli operatori del settore che come dichiarato da Confvivai a causa del “continuo perdurare del maltempo nel periodo pre natalizio ha ridotto del quaranta per cento la commercializzazione delle essenze fiorite prodotte per tale periodo, mettendo le aziende in gravi difficoltà economiche”.
Per questi motivi l’organizzazione del settore di Confcommercio chiede alla Regione Siciliana di dichiarare lo stato di calamità naturale con interventi di aiuto straordinario a favore del comparto vivaistico.
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