La denuncia dei consiglieri della 2ª Circoscrizione Campisi e Patella. “Bene il Monumento dei Caduti ora ci vuole uno sforzo maggiore”.
Le piazze del viale Artale D’Alagona e del viale Ruggero di Lauria transennate da anni; le Garitte Spagnole usate come bagni, i bivacchi per senza tetto, piazza Europa gravemente danneggiata e la presenza di prostitute in piazza Mancini Battaglia e tra piazza Europa e viale Africa.
La situazione del lungomare non è delle più rosee secondo i consiglieri della municipalità di “Picanello-Ognina-Barriera-Canalicchio” Alessandro Campisi e Adriana Patella che da anni lavorano per un lungomare completamente riqualificato che possa accogliere gli amanti delle passeggiate, dello sport e del bagno per l’intera estate. Un piano di rilancio che preveda manutenzioni costanti e strutturali da piazza Mancini Battaglia fino a piazza Europa.
«Il lavoro che l’amministrazione sta svolgendo è notevole – afferma Campisi- ma le associazioni ed i comitati del territorio chiedono uno sforzo maggiore per recuperare l’intera area. Restituito il Monumento ai Caduti ai catanesi – prosegue Campisi- bisogna fare altrettanto con le piazze del viale Artale D’Alagona e del viale Ruggero di Lauria transennate da anni e con le protezioni quasi completamente arrugginite”.
Precauzioni – scrivono i due in una nota – che dovevano essere temporanee e che, in realtà, restano lì da troppo tempo con le conseguenze facilmente immaginabili per chiunque. “Non solo, nonostante i cartelli di divieto, in molti scavalcano le transenne e si mettono a pescare in una zona estremamente pericolosa».
Ma c’è altro al centro delle segnalazioni dei due consiglieri: “Proprio davanti a dove sta sorgendo il solarium di Ognina- dichiara la consigliera Adriana Patella- turisti e bagnanti non possono fare a meno di notare le pessime condizioni in cui si trova la torre di avvistamento antica di secoli. Un patrimonio della città che non ferma vandali e maleducati. Inoltre, all’interno di una vecchia centralina, proprio sotto piazza Europa, ci sono dei locali trasformati in bivacchi di fortuna da poveri disperati che si sono costruiti perfino una cucina provvisoria. Cosa succederebbe se queste sale, piene di vecchi stracci e materassi, prendessero fuoco? Per tutte queste ragioni chiediamo oggi a istituzioni politiche ed enti sociali di creare un tavolo tecnico permanente affinchè il lungomare della città ritorni ad essere, nella sua totalità, il fiore all’occhiello di Catania».