Mai nome fu più profetico. Con il suo ultimo romanzo “Le streghe di Lenzavacche”, la scrittrice siracusana viene nominata per l’ambito riconoscimento.
Grande soddisfazione per la scrittrice e magistrato, Simona Lo Iacono, che con il suo “Le streghe di Lenzavacche” riporta la casa editrice e/o al premio Strega.
La scrittrice siracusana partecipa alla competizione letteraria con un tema che le è molto caro: “Le streghe” è infatti un’opera che tratta i temi della disabilità che si trasforma in opportunità, come era già accaduto nel viaggio immaginifico che compiva il piccolo Nino nel suo precedente romanzo Effatà.
Stavolta il tutto ruota attorno alla storia di una famiglia di donne eccezionali abituate a ben fronteggiare le difficoltà, ultime di una stirpe di streghe che nel 1600 riescono a sopravvivere aggregandosi, ma che vengono bollate come seguaci del demonio.
Qui altri dettagli sul libro e il video di presentazione.
L’autrice, come è consuetudine del premio, è stata presentata da due Amici della domenica, un corpo elettorale di quattrocento uomini e donne di cultura, per partecipare alla selezione che porterà poi ai 12 libri che possono concorrere annualmente.
I libri in gara saranno poi sottoposti al vaglio della giuria in due successive votazioni: la prima, a metà giugno, con cui viene scelta la cinquina dei finalisti. La seconda votazione e la proclamazione del vincitore avvengono invece da tradizione, al Ninfeo
di Villa Giulia il primo giovedì di luglio.
A indicare il nominativo della Lo Iacono Romana Petri, scrittrice Longanesi, editor di Neri Pozza, e Paolo Di Stefano, giornalista del Corriere della Sera e avolese di origini, che conosce bene il paesino di Lenzavacche, teatro della storia.