Il personale della software house catanese protesta contro il licenziamento di 12 colleghi per esubero di organico.
Secondo i sindacati, la società capogruppo non ha investito nell’azienda dopo l’acquisizione.
Otto ore di sciopero per protestare contro i 12 licenziamenti del 31 luglio scorso, da parte dei lavoratori della SeaSoft, software house di Catania, che giovedì 18 settembre, dalle 9.00 alle 18.00, incroceranno le braccia.
Davanti ai locali dell’azienda, sita nella 16° strada della zona industriale, invece si terrà un sit in dei lavoratori.
La motivazione del licenziamento data dalla Seasoft è quella di “personale strutturalmente in esubero rispetto alle esigenze aziendali” che però non soddisfa la Fiom Cgil e la Rsu Seasoft.
La Seasoft infatti, un’azienda storica nella produzione di software gestionale per commercialisti e aziende, nel 2006 è stata acquisita, con pacchetto di maggioranza, dal gruppo Dylog Italia che annovera tra le sue controllate anche Buffetti Spa.
La società capogruppo, però, secondo i sindacati non ha investito nella Seasoft Catania per renderla più competetiva bensì l’ha svantaggiata trasferendo competenze e potenziando la Dylog.
Inoltre, da anni i sindacati denunciano inutilmente la carenza numerica e organizzativa dell’ufficio commerciale Seasoft.
Foto tratta dal sito della Dylog