Pubblicato il: 31 January 2014 alle 2:33 pm
Questa mattina le segreterie confederali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, unitamente alle segreterie di categoria ed alle R.S.A. di Katàne Handling, avevano diffuso una nota congiunta in cui si condannava il licenziamento disciplinare di ventuno lavoratori a tempo indeterminato sui 320 di Katàne, poiché ritenuto “ingiusto, illegale, illegittimo ed infondato”. I sindacati dunque chiedevano l’immediata revoca del licenziamento e invitavano l’azienda a reintegrare in servizio i ventuno dipendenti entro 48 ore, sottolineando che, in caso di mancato reintegro, avrebbero intrapreso tutte le azioni necessarie a tutela degli operatori.
A poche ore di distanza arriva adesso la replica al comunicato dei sindacati, in cui l’azienda sottolinea la gravità dei motivi disciplinari che, a suo dire, hanno indotto al licenziamento e specifica i fatti che hanno determinato il provvedimento.
Di seguito la nota integrale.
«È bene sottolineare che i licenziamenti avvenuti sono stati adottati per gravi motivi disciplinari, legati a comportamenti che hanno interferito significativamente con l’operatività dei servizi aeroportuali nel suo complesso, causando altrettanto gravi disservizi e disagi ai passeggeri. In particolare, i lavoratori oggetto del licenziamento la sera del 2 dicembre ultimo scorso si sono rifiutati di effettuare lo straordinario richiesto dalla Katàne di fronte alla evidente esigenza di quest’ultima conseguente a un evento, certamente non preventivabile, che aveva comportato un ritardo significativo di diversi aeromobili in arrivo.
Nello specifico, a seguito di una improvvisa eruzione lavica che aveva generato emissione di cenere vulcanica, diversi aeromobili erano stati dirottati su Palermo e successivamente, con tre ore circa di ritardo rispetto all’orario preventivato, essendo terminata l’eruzione, erano stati fatti rientrare a Catania. Diverse centinaia di passeggeri pertanto, già provati dal dirottamento e dall’allungamento del tempo di volo, dovettero subire, appunto a seguito del rifiuto allo straordinario, ulteriore attese per lo sbarco dall’aeromobile, e ancor di più per la riconsegna bagagli, con tempi di attesa di quasi due ore! Ciò ebbe a determinare, oltre a un profondo danno d’immagine alla società e all’aeroporto di Catania nel suo complesso, anche problemi di ordine pubblico, a causa delle comprensibili proteste dei passeggeri coinvolti, eventi che generarono anche la denuncia da parte di Katàne Handling alle autorità competenti.
L’azienda pertanto, nel rispetto delle procedure di legge, dopo avere ascoltato le controdeduzioni dei lavoratori interessati, ha adottato il provvedimento in oggetto. E altrimenti non poteva fare, sia alla luce dei fatti sopra esposti, sia in considerazione del fatto che, ancor di più nel momento di grandissima difficoltà che stanno vivendo le famiglie siciliane, con una crisi economica che pare essere senza fine, un simile comportamento non poteva non essere pesantemente sanzionato. E ciò anche per il dovuto rispetto dei tanti lavoratori che nella stessa giornata hanno continuato a fare il proprio dovere».
Francesco D’Amico
presidente Katàne Handling Srl
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