Incidenti stradali Catania. Il tasso di mortalità più elevato è tra gli under 30. Velocità elevata e guida distratta tra le cause principali.
Sono stati divulgati oggi dall’Istat i dati sugli incidenti stradali avvenuti nelle strade siciliane nel 2016.
In Sicilia, lo scorso anno, secondo quanto riportato nel documento dell’Istituto Nazionale di Statistica, sono avvenuti 11.067 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 192 persone e il ferimento di altre 16.601.
Rispetto al 2015, gli incidenti sono aumentati dell’1,9% e i feriti del 2,3% con incrementi maggiori di quelli rilevati nell’intero Paese, rispettivamente dello 0,7% e 0,9%. Il numero delle vittime della strada, invece, diminuisce del 14,7%, molto più della media nazionale, la cui percentuale di diminuzione si attesta al 4,2% (Prospetto 1 – Fonte: Istat).
In particolare a Catania nel 2016, sono stati registrati 2727 incidenti, in aumento del 4,4% rispetto al 2015, ma con il numero di morti, 38, in diminuzione del 28,3%, e 272 feriti, in aumento invece del 6,4%.
In Sicilia, nel periodo 2001-2010 le vittime della strada si sono ridotte del 23,6%, meno della media nazionale (-42,0%); nel periodo 2010-2016 si registrano variazioni, rispettivamente del – 31,2% e -20,2%. Sempre fra 2010 e 2016 l’indice di mortalità sul territorio regionale è diminuito da 2,0 a 1,7 deceduti ogni 100 incidenti, quello medio nazionale è rimasto costante (1,9).
Le strade ad alta pericolosità sono alcuni punti della A19, nella SS115 diramazione da Trapani alla provincia di Agrigento, lungo le SS576 e SS626 rispettivamente nel territorio agrigentino e nel nisseno.
Secondo i dati pubblicati nel rapporto Istat, gli incidenti a veicoli isolati risultano più rischiosi, con una media di 3,3 morti ogni 100 incidenti, rispetto a quelli che vedono coinvolti più veicoli.
Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, il mancato rispetto delle regole di precedenza, la velocità troppo elevata e la guida distratta sono le prime tre cause di incidente, escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata. I tre gruppi costituiscono complessivamente il 39,9% dei casi.
Considerando solo le strade extraurbane, la velocità troppo elevata incide per il 18,4%, la guida distratta per il 14,1% e il mancato rispetto della distanza di sicurezza per il 13,2%.
Il numero più alto di vittime lo si ha nella fascia di età compresa tra i 15 e 29 anni, con un tasso di 5,5 per 100 mila abitanti e tra gli ultra sessantaquattrenni, che seguono con un tasso del 4,7 per 100 mila abitanti. Gli uomini sono più coinvolti rispetto alle donne.
I conducenti dei veicoli coinvolti rappresentano il 67,7% delle vittime e il 66,1% dei feriti in incidenti stradali, le persone trasportate il 16,7% dei morti e il 27,4% dei feriti, i pedoni il 15,6% dei deceduti e il 6,5% dei feriti. Tra i pedoni, gli over 64 rappresentano la metà dei pedoni rimasti vittima di incidente stradale e il 28,3% dei feriti. Il tasso di lesività standardizzato è pari a 631,3 per la classe di età 15-29 anni e a 406,5 per quella 30-44 anni.
I mesi dell’anno più a rischio risultano essere quelli estivi, mentre il momento della giornata che ha visto la segnalazione di un maggior numero di incidenti va dalle 4 alle 5 del mattino.