“Accogliamoli tutti perché i migranti non possono morire di speranza. Ma accogliamoli, e poi integriamoli, meglio di quanto stiamo facendo, e con le giuste risorse nel territorio”.

Dopo l’emergenza sbarchi Santino Scirè, presidente Acli Sicilia e vicepresidente nazionale delle Acli con delega alla Famiglia si rivolge al Ministro Alfano: “Ricordiamo che anche applicare le giuste regole di ordine e buon senso in politica è sinonimo di carità cristiana. Accoglienza, amore e competenza, sottolinea Scirè, sono le risorse che i siciliani stanno dimostrando di possedere in questi difficili mesi di sbarchi e sofferenza, per singoli migranti, per minori e intere famiglie. Ma è venuto il momento che il governo italiano metta a punto una strategia che metta in condizione di accogliere e integrare nel migliore dei modi. Non possiamo lasciare amministratori e associazioni di volontariato da soli.  È un problema nazionale ma anche europeo. Non possiamo stare a guardare”.

E cita l’ultimo Dossier Statistico Immigrazione 2013, che segnala come ogni giorno ci sono 23mila persone in fuga, più del doppio di dieci anni fa. “Sono nostri fratelli che fuggono da guerre, da regimi totalitari, da eventi climatici disastrosi, da povertà storiche. Dobbiamo recuperare il “noi” ma per farlo è necessario che l’Italia, e la Sicilia in particolare, possano poter contare sugli strumenti organizzativi più adatti all’emergenza storica in corso”. Scirè conclude ricordando che “è necessario che l’Italia metta a punto risorse mirate per non essere solo la “terra di transito”, ma un luogo giusto e accogliente dove poter applicare regole e assicurare pari opportunità e integrazione reale per i migranti. Le Acli fanno la loro parte ogni giorno con gli sportelli di ascolto e di servizio”.

Articoli correlati:

Immigrazione: volge alla conclusione “Per un lavoro senza frontiere”. Acli: “Contro la violenza del terrore”. Immigrazione clandestina: tre extracomunitari in stato di fermo.