Pubblicato il: 10 October 2015 alle 7:37 pm
Dopo le magliette, il lucidalabbra e fra un po’ le scarpe, si prenderanno anche i nostri post, i nostri tag, condivideranno le nostre foto, commenteranno i nostri stati…
La riflessione é sorta spontanea già qualche tempo fa quando alla tredicenne (allora undicenne) venne regalato uno smartphone. In quell’occasione decidemmo per vari motivi, fra cui la possibilità di verificare cosa facesse in giro sul web, di unificare il suo account gmail al mio.
Adesso, però la sensazione é decisamente più stringente.
Infatti nonostante studi e statistiche dimostrino che per gli adolescenti di oggi Facebook é uno strumento da “vecchi”, cominciano a spuntare sul web le faccine, e le richieste di amicizia, di bimbe che ho visto crescere.
Qui, il panico! E ora?
Non potrò più lamentarmi di mia figlia ché poi le sue amiche glielo vanno a dire? MAI FATTO, almeno non per cose gravi, per inciso la mia pupa non é ancora su Fb, non manifesta il desiderio, e non sarò certamente io a farglielo venire.
Non potrò più lamentarmi della scuola, della preside, della bidella, pardon del personale ata, ecc. ecc. perché é diseducativo? MAI FATTO nemmeno quello, in effetti, ho un’autocensura che funziona abbastanza bene.
Non potrò più raccontare dettagli di vita spericolata dei suoi genitori non più propriamente ragazzini, perché diverrebbero dominio di tutta la scuola?
Idem come sopra.
Mi chiedo allora, il problema qual è?
Forse è soltanto difficile rassegnarsi al fatto che stanno diventando grandi e che sempre più numerosi saranno gli spazi comuni, anche sui social!
Insomma per citare Louisa May Alcott, “Piccole donne crescono” e non possiamo farci proprio niente!
Dopo le magliette, il lucidalabbra e fra un po’ le scarpe, si prenderanno anche i nostri post, i nostri tag, condivideranno le nostre foto, commenteranno i nostri stati… Oppure ci ignoreranno bellamente! Ma a noi resterà comunque sempre il dubbio che ci vedano e ci giudichino.
A volte penso proprio che la nostra sia una generazione incastrata tra i rimproveri delle madri e quelli delle figlie. Mi tornano in mente i diari segreti, e il terrore che fossero scoperti, mettendo a nudo le piccole o grandi bugie che raccontavamo per superare indenni l’adolescenza.
Adesso il problema é sopravvivere all’adolescenza delle nostre figlie e non so se con il web, e tutte le sue implicazioni, sarà più o meno facile che in passato.
Certo è che oggi, anche se la maggior parte di noi sa benissimo che Facebook non é il diario segreto e si comporta di conseguenza, questa “invasione” sembra un’altra piccola fetta di libertà rubata.
Insomma dopo le notti insonni per i pianti da bebè, e prima delle notti insonni per i ritardi nelle uscite serali (e auguriamoci solo quelli!!!) un po’ di “aria” almeno mentre ‘cazzeggiamo’ su fb vorremmo averla.
Ebbene sì! Accanto alle orde di mamme che pubblicano in continuazione foto adoranti dei pargoli, ci siamo noi, quelle che i figli li amano tanto da non aver bisogno di sbandierarlo a destra a manca, ma che pretenderebbero a volte di essere… altro!
Non solo mamme insomma o meglio, non sempre! Perché anche se è “tempo loro”, il nostro non è ancora finito!
Ma tant’è, la mammitudine è una strada da cui non si torna indietro e quindi accetterò le richieste di amicizia, continuerò a scrivere come sempre i miei post su Fb, cercando di prendere il meglio da questi giovani sguardi sul mondo (approfittandone anche un po’ per capirci qualcosa di più!).
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