Gara rifiuti deserta | Le reazioni dei consiglieri Arcidiacono e Notabartolo e del movimento Catania Bene Comune. Città condannata all’emergenza.
Alla notizia che per la terza volta consecutiva la gara per l’affidamento del servizio di spazzamento e raccolta dei rifiuti è andata deserta Catania Bene Comune e i consiglieri Sebastiano Arcidiacono e Niccolò Notabartolo parlano di fallimento della giunta guidata da Enzo bianco e di un serio rischio per la città di precipitare nell’emergenza rifiuti.
Il movimento politico aveva denunciato il fatto che “alle 13 e un minuto di mercoledì 14 febbraio il responsabile degli adempimenti di gara dell’UREGA di Catania” avesse comunicato la mancata presentazione di offerte che ha fatto andare la gara deserta.
“È un evento che condanna la città a rinnovare per l’ennesima volta il contratto ponte alle società Senesi-Ecocar, che costa 110mila euro al giorno alla cittadinanza con livelli di raccolta differenziata risibili, inferiori al 10%. Un evento che condanna la città ad affrontare tra qualche mese l’emergenza della raccolta dei rifiuti perché non sarà più prorogabile l’appalto ponte.Le cittadine e i cittadini dovranno subire ancora per mesi e mesi l’assenza di una seria raccolta differenziata, i disservizi nella pulizia, una città sempre più sporca” – denuncia in una nota Cbc che prosegue: “Le responsabilità sono evidentemente in capo alla Giunta municipale, al Sindaco e all’assessore all’ecologia D’Agata, che deve rassegnare le dimissioni. L’amministrazione Bianco ha avuto 5 anni per consegnare a Catania un nuovo sistema di gestione dei rifiuti: ha vergognosamente fallito”.
Inoltre il movimento politico chiede che Prefettura e autorità competenti intervengano per chiarire se l’andamento delle gare sia stato influenzato da interessi criminali”.
Quasi contemporaneamente è giunta in redazione una nota firmata dal Vice Presidente Vicario del Consiglio Comunale Sebastiano Aricidiacono e dal Presidente della V Commissione Lavori Pubblici Niccolò Notarbartolo in cui si afferma: ”Catania a dispetto delle decine di milioni di euro spese annualmente per il servizio, resterà sporca e degradata, ma soprattutto continuerà ad essere incapace di raggiungere le soglie minime di raccolta differenziata che la legge impone. E i cittadini, per un servizio così scadente, continueranno ad essere tartassati pagando l’imposta sui rifiuti più alta d’Italia. In un settore vitale della città, che assorbe una parte significativa delle risorse comunali, il fallimento di Bianco e della sua Giunta è palese e non ammette giustificazioni”.
E si conclude allegando le percentuali di raccolta dei rifiuti (vedi foto):
“In cinque anni l’amministrazione Bianco, non solo non è riuscita a migliorare lo scadente servizio offerto negli anni passati, ma non è stata capace neanche di mettere in piedi un bando di gara che permettesse di sperare in un futuro diverso. Raccolta differenziata, pulizia, decoro sono parole sconosciute. Catania ha davvero bisogno di voltare pagina”.