Non una ricorrenza con connotazione politica spiega il Comitato 10 febbraio di Catania ma un modo per onorare le vittime.
Si avvicina la ricorrenza del 10 febbraio data istituita in ricordo della firma del trattato di pace di Parigi con cui, a due anni dalla fine della II guerra mondiale, nel 1947 si pose fine al dramma delle terre italiane dell’Est. Questa mattina nella sala Coppola di Palazzo degli Elefanti il Comitato 10 Febbraio Catania ha presentato il programma delle iniziative connesse al Giorno del Ricordo delle vittime delle foibe che viene celebrato dal 2004 grazie alla legge n. 92 del 30 marzo di quell’anno.
“Abbiamo lavorato a una serie di momenti di riflessione e confronto – ha spiegato Antonio Scollo, coordinatore provinciale del omitato – fra cui un convegno che si svolgerà nel dipartimento di Scienze Umanistiche oggi pomeriggio e una serie di appuntamenti nelle scuole. Inoltre sabato 10 alle 17:30, dall’ingresso di Via Etnea del Giardino “Bellini”, partirà la Fiaccolata del Ricordo 2018 che si concluderà poi in piazza Università”.
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Sulla funesta pagina di storia è intervenuto poi il Presidente del Comitato catanese Luigi Provini, che ha sottolineato come non si debba e non è nell’interesse del comitato dare una connotazione politica all’argomento né tantomeno si deve continuare a fare del negazionismo storico.
“ La questione del confine nord orientale d’Italia, seppure possa apparire lontana nella storia, resta estremamente attuale; Purtroppo alcuni continuano a voler negare i fatti che riguardano il dramma delle foibe e dell’esodo giuliano- dalmata; ciò è assurdo oltre che molto grave. La storia non può, e non deve, essere raccontata secondo la volontà di qualcuno e le sue Vittime meritano tutte rispetto”.
Nella foto di copertina da sinistra Francesco Baglieri, Luigi Provini, Antonio Scollo, Giorgio Spina